ATTUALITA’ – Noi uomini e donne che lavoriamo la terra, siamo colpiti da una crisi profonda che ci sta costringendo sempre più a vendere il nostro prodotto, al di sotto del relativo costo di produzione.
Sono circa dieci anni che l’Aspal, insieme ad altri movimenti spontanei del settore agricolo, denuncia il crollo dei prezzi al campo, l’aumento vertiginoso dei costi, la concorrenza sleale con altri paesi extraeuropei con conseguente crollo dei redditi ; ed ultimamente,anche i danni causati dalle varie calamità naturali oltre all’aumento dei rischi per la salute, per effetto delle costruzioni di continue discariche , centrali biogas e biometano, nei territori agricoli di pregio, con conseguente svuotamento e abbandono delle campagne e indebitamento continuo delle aziende agricole.
La politica in questi anni, sia a livello regionale che nazionale e comunitaria, invece di ascoltare le nostre istanze, continua ad ascoltare sia le grosse lobby sindacali che ormai pensano solo ai loro apparati, ed inoltre anche le grosse lobby commerciali, che stanno trasformando l’Italia, da straordinaria terra di produzione di cibo, in grande piattaforma commerciale in mano alla speculazione finanziaria . Il nostro tanto pubblicizzato Made in Italy è diventato sempre più un agroalimentare speculativo, in mano ai padroni dei marchi italiani. Ormai per noi agricoltori, c’è in gioco sempre più la sopravvivenza delle nostre aziende , dei nostri posti di lavoro, la tenuta sociale ed ambientale di interi territori agricoli di eccellenza e la garanzia di continuare a produrre un cibo sano e genuino.
Adesso è giunto il momento per la politica italiana, di istituire una nuova e immediata riforma agraria, con nuove regole certe e chiare, che contribuiscano a ridare senso al lavoro della terra, assicurando da un lato, la difesa ambientale dei territori agricoli, scongiurando la realizzazione di nuove discariche e mega-impianti di qualsiasi tipo essi siano, per il trattamento e la gestione dei rifiuti ; dall’altro, la difesa del reddito degli agricoltori , a cominciare dalla revisione di tutti quei trattati che anche la politica italiana ha spesso votato a Bruxelles e non solo: ( green-corridor con l’Egitto, accordo di libero scambio tra Europa e Marocco, l’ accordo Ceta tra Europa e Canada, l’ accordo tra Europa e Tunisia e con l’ Egitto, la Bolkestein), ed è inoltre importantissimo creare le condizioni affinchè si possa raggiungere un giusto prezzo dei prodotti agricoli al campo per noi agricoltori , al di sopra del nostro costo di produzione di ogni prodotto agricolo, visto che siamo l’ anello principale della catena agro-alimentare, ma anche quello senza nessun potere contrattuale.
E’ altresì molto importante rivedere alcuni enti che oggi sono diventati sempre più dei carrozzoni clientelari, come per esempio l’ Agea che sta causando continui disastri, oppure i consorzi di bonifica, che spesso aumentano a dismisura le bollette a noi agricoltori, senza garantire il giusto servizio e senza autorizzare nuovi pozzi di soccorso. La politica inoltre, si deve attivare immediatamente per defiscalizzare gli oneri sociali contributivi per la manodopera stagionale in agricoltura, affinchè si possano ridurre e semplificare gli adempimenti burocratici per facilitare le assunzioni; ed inoltre dando delle disposizioni ben precise agli organi ispettivi di controllo nelle nostre aziende agricole, soprattutto in materia di sicurezza sul lavoro, affinchè le ispezioni siano educative e non punitive, con l’ unico obiettivo di incassare soldi ai danni della povera gente, indebitandola ancor di più come succede tuttora nelle nostre campagne.
Riteniamo infine, in virtù delle problematiche sopracitate, che sia necessario al più presto, l’ istituzione di un tavolo permanente di lavoro e di crisi , sia nei nostri consigli comunali del nostro territorio, che nei vari consigli regionali, e nei due rami del parlamento, con le varie realtà territoriali no profit, del settore agricolo. Questo darà la possibilità a noi agricoltori autonomi e trasversali di portare la nostra voce dentro le sedi istituzionali, ma al tempo stesso darà quel valore aggiunto che serve alla politica, per avere quegli elementi utili, a prendere decisioni innovative e migliorative per il nostro settore primario.
Comunicato stampa As.p.a.l.