ALLERTA METEO – La Giunta regionale del Lazio ha deliberato lo stato di calamità naturale. E’ quanto ha annunciato la presidente della Regione, Renata Polverini, facendo il punto con la stampa sull’emergenza freddo e maltempo. “Con gli altri presidenti delle Regioni interessate – ha sottolineato Polverini – abbiamo stabilito di valutare la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza, ma su questo serve un quadro certo dei Comuni interessati, soprattutto dei danneggiamenti anche in campo agricolo”. Polverini ha inoltre aggiunto che “come conferenza delle regioni chiederemo un incontro a Monti e Gabrielli per sapere come proseguire, al di là degli aspetti economici”.
“Le priorità della Protezione civile della Regione Lazio – ha proseguito Polverini – nelle ore immediatamente successive all’emergenza sono state di sostenere il sistema sanitario e il soccorso alle persone, intervenendo con tutte le associazioni di volontariato e con l’ausilio della Polizia di Stato, Carabinieri, Corpo forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, il Soccorso alpino e speleologico regionale, Ares118, attraverso la Task Force istituita presso la Sala operativa della Protezione civile della Regione Lazio”.
GLI INTERVENTI
In totale, gli interventi effettuati attraverso le unità di crisi e utilizzando la struttura coordinata dalla protezione civile regionale sono stati 10.113, impiegando 3.086 volontari e utilizzando 540 automezzi. Tra questi, la Protezione civile regionale ha messo in movimento 86 tra spazzaneve e spargisale e 4 elicotteri (1 della Protezione civile e 3 della Forestale). Da stamattina gli elicotteri stanno distribuendo generi di prima necessità, cercando inoltre di sostenere le aziende agricole, in particolare nella Valle dell’Aniene, nel frusinate, e il quadrante di Roma Nord. In queste ore inoltre sta decollando nuovamente l’elicottero regionale per accompagnare tecnici dell’Enel in quelle aree critiche per una verifica complessiva dei disagi procurate sulla rete elettrica.
Per quanto riguarda il sistema complessivo della comunicazione che ha investito la Protezione civile del Lazio, dal 3 febbraio a questa mattina sono state registrate, attraverso le Sale Operative e il Centro funzionale regionale, circa 48mila telefonate. Ogni postazione è stata impegnata nella comunicazione in media 19 ore su 24. Agli interventi della Protezione civile regionale si sono aggiunti quelli più specializzati dei Vigili del Fuoco e quelli del Corpo forestale dello Stato. Per alcuni di questi ultimi sono stati utilizzati mezzi aerei. Sono stati soccorsi 807 persone tra dializzati e persone necessarie di assistenza medica-farmaceutica. Nella giornata di ieri, inoltre, sono stati attivati dal Genio civile regionale altri 46 interventi attraverso l’utilizzo di ditte specializzate che hanno consentito di raggiungere le località più periferiche. I mezzi della Protezione civile regionale nelle prime 48 ore sono stati movimentati anche per accompagnare medici e infermieri a cambio turni i rispettivi ospedali per garantire i livelli di assistenza. Venerdì 3 febbraio, nel momento centrale dell’emergenza la Protezione civile regionale, insieme alla Polizia di Stato e ai Carabinieri, è intervenuta sulla Sora-Avezzano, sul Raccordo anulare, sulla Cassia e sulla Braccianense per soccorrere famiglie intere bloccate nelle auto, molte delle quali avevano necessità di interventi sanitari per le condizioni di salute precaria. Sono stati inoltre distribuiti tre generatori a Subiaco, Bellegra e a Campagnano, ai quali si sono aggiunti altri 8 generatori di dimensioni più piccoli distribuiti sul territorio regionale.
LA VIABILITA’ REGIONALE
Per quanto riguarda la viabilità, a 24 ore dall’inizio dell’emergenza il Sistema della Protezione civile della Regione Lazio, con la collaborazione dei vigili del fuoco, del Corpo forestale, delle forze dell’ordine, dell’esercito, dell’Anas e della società Autostrade era stato liberato il 95 per cento delle strade provinciali e l’80 per cento di quelle regionali. A 48 ore dall’inizio dell’emergenza sono state liberate dalla neve tutte le strade statali, regionali e provinciali. A 72 ore erano state liberate al 99 per cento tutte le strade di accesso di collegamento ai Comuni (sussistono ancora problemi di collegamento con l’altopiano di Arcinazzo e nell’alto frusinate). In alcuni Comuni al momento restano bloccati gli accessi solo di alcune frazioni che però sono state già raggiunte dagli uomini della Protezione civile che hanno iniziato gli interventi.
I PROBLEMI ELETTRICI
Sul fronte della fornitura di energia elettrica, al momento dell’emergenza risultavano prive di corrente elettrica oltre 150mila utenze nel Lazio. Dopo aver messo a disposizione dell’Enel uomini e mezzi per raggiungere i luoghi con disagio, costituendo una vera task force tra Enel e Protezione civile regionale, sono alle ore 13.00 scese a 37mila e 600 le utenze disalimentate: 21.092 nella provincia di Frosinone e 15.514 nella provincia di Roma. Nella provincia di Frosinone, allo stesso orario, il numero delle utenze operative si assesta al 72%, nella provincia di Roma il 77% delle utenze è al momento funzionante, e sono ancora in atto ulteriori gruppi di lavoro per tentare di ripristinare entro stasera l’intera rete elettrica.
SOCCORSI SANITARI
Circa l’aspetto sanitario, dall’inizio dell’emergenza l’Ares 118 ha ricevuto complessivamente su tutto il Lazio 7351 chiamate e ha predisposto 2482 operazioni di soccorso, di queste 519 casi dovuti ad eventi traumatici legati all’emergenza neve. Rispetto alla media storica sono state registrate 2520 chiamate in più.La rete di emergenza ha risposto perfettamente, riuscendo ad assorbire le richieste.
GELO IN ARRIVO
Per far fronte all’emergenza incombente e quella in arrivo, relativa alle gelate, la Regione Lazio ha chiesto infine al prefetto Gabrielli la fornitura di 10 spargisale di piccole dimensioni, 2 generatori da 250 Kilowatt, 60 tonnellate di sale che vanno ad aggiungersi alle scorte regionali, oltre a 5 squadre di operatori per il taglio di alberi caduti.