CRONACA – Truffavano le assicurazioni, stilando referti dove risultavano danni fisici maggiori di quelli subiti.
Per questo motivo sono stati sospesi per due mesi, dalla professione, cinque medici compiacenti e tratto in arresto un noto avvocato veliterno. I reati ipotizzati sono quelli di concorso in falso ideologico e nella truffa ai danni delle assicurazioni.
Le indagini hanno permesso di appurare come uno degli indagati, avvocato del foro di Velletri, abusando della sua professione forense ed avvalendosi della complicità dei cinque medici, aveva in più occasioni fatto redigere falsi referti a favore di soggetti che avevano richiesto assistenza legale, al fine di ottenere risarcimenti per sinistri stradali mai avvenuti, ovvero per incidenti occorsi realmente ma per i quali – all’insaputa delle parti – il legale faceva documentare danni fisici maggiori rispetto a quelli reali per ottenere liquidazioni maggiori che poi tratteneva nella misura prevalente.
Di particolare interesse è la provenienza dello spunto investigativo: il primo falso incidente preso in considerazione è stato infatti quello di una donna che si rivolse all’avvocato per ottenere fraudolentemente la cifra necessaria per pagare i debiti contratti con un’usuraia, che successivamente fu arrestata ed alla quale recentemente, a seguito di articolata indagine patrimoniale, sono stati sequestrati beni del valore di quasi due milioni di euro.
Allo stato, gli incidenti stradali presi in considerazione e per i quali sono stati ottenuti risarcimenti fraudolenti sono circa una quarantina. Il giro d’affari complessivo può essere quantificato, negli anni, in diverse centinaia di migliaia di euro.