REGIONE LAZIO: VITALIZI DI TREMILA EURO MENSILI AGLI ASSESSORI

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POLITICA – Il Presidente del Consiglio Monti non ha fatto sconti a nessuno nella sua finanziaria “Salva-Italia”. Aumenti ce ne sono per tutti e con essi si accompagnano i sacrifici, il “tirare la cinghia” per far fare una difficile quadra ai conti. Chi proprio non ne vuole sapere dei sacrifici è la casta dei politici. La commissione della Funzione Pubblica, guidata dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, ha presentato l’ultimo studio al riguardo da dove è emerso che gli stipendi dei Parlamentari italiani sono i più alti d’Europa. 

Per non “smentire” lo studio della commissione e far seguito alla peggiore tradizione per ciò che riguarda i costi della politica, la Regione Lazio, nella notte del 21 dicembre, ha votato a maggioranza la delibera con la quale si è deciso che anche i 14 Consiglieri esterni della Regione di cui 11 in carica e 3 decaduti, avranno i vitalizi. Appena compiranno i 55 anni di età otterranno l’assegno mensile di 3mila euro. La norma prevede che ne potranno usufruire anche coloro i quali saranno chiamati in futuro da questa giunta a fare gli assessori esterni e a questi vanno aggiunti gli altri 220 tra ex consiglieri, ex presidenti ed ex assessori del Lazio che ogni mese continuano a ricevere una somma che varia tra i 2.500 e i 5.800 euro.

Questo privilegio verrà abrogato solo a partire dalla prossima legislatura e resterà in vigore per i consiglieri regionali e gli assessori in carica o cessati dal mandato in quella attuale. C’è un comma, che possiamo però definire correttivo, nell’articolo 10 della Finanziaria, che da la possibilità di rinunciare a questo regalo troppo costoso, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge. Per la Presidente Polverini si è sistemata un’anomalia e ora la Regione Lazio si comporterà come tutte le altre Regioni. Dopotutto – ha spiegato la Presidente Polverini – solo sei regioni in Italia (Emilia-Romagna, Abruzzo, Umbria, Lombardia, Trentino Alto Adige e Sardegna) hanno abolito il vitalizio e il fatto di non averne diritto era un’anomalia tutta laziale. Ma l’anomalia era non aver aggiunto vitalizi e non aver tagliato i costi della politica?
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