Foto di un carcere (Garante dei detenuti del Lazio) |
ATTUALITA’ – Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza una mozione che impegna la Presidente Polverini e la Giunta a risolvere il grave problema del sovraffollamento delle carceri del Lazio.
Il Garante per i detenuti del Lazio ha pubblicato i dati del sovraffollamento e emergono numeri da terzo mondo. Secondo il DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) alla data del 20 agosto il numero dei detenuti era di 6539, duemila in più rispetto alla capacità di accoglienza di ogni casa circondariale. Dall’inizio del 2011, quindi, il numero dei detenuti è cresciuto di 162 unità passando da 6377 a 6539, la situazione è diventata esplosiva.
Il Decreto cosiddetto “svuota carceri” doveva consentire l’applicazione del regime degli arresti domiciliari a chi aveva commesso reati di minore gravità o per completare l’ultimo anno di pena detentiva. Secondo le stime ufficiali le carceri dovevano “alleggerirsi” di circa 7000 unità. Evidentemente il provvedimento non sta funzionando.
Per fare un esempio, il carcere di Velletri ha una capienza regolamentare di 208 unità, ma i detenuti a tutt’oggi sono 385, 177 in più rispetto alla capacità di accoglienza e intanto rimane chiuso il padiglione di 200 posti recentemente costruito.
A questo si aggiunge la carenza di personale di Polizia Penitenziaria. Secondo Angiolo Marroni, il Garante dei Detenuti, che cita dati delle sigle sindacali di Polizia, mancherebbero 810 agenti di Polizia Penitenziaria, di cui 200 a Viterbo presso il carcere di Mammagialla, forse una delle situazioni peggiori dove il sovraffollamento, la carenza di organico e la presenza di malati psichiatrici sta facendo diventare la convivenza una polveriera, 90 a Regina Coeli e 200 a Rebibbia.