CRONACA – Agenti della Squadra Mobile della Questura hanno denunciato ieri, in stato di libertà, un uomo e una donna di Latina i quali, con l’intento di truffare una compagnia assicurativa, avevano inscenato un sinistro stradale mai avvenuto, falsificando la documentazione e utilizzando il referto medico di pronto soccorso contraffatto e con firma falsa. La signora D.M.T., madre di una bambina di 11 anni, e L.A. “esperto” in materia di infortunistica stradale, si sono accordati per commettere una truffa ai danni di una compagnia assicurativa per poi suddividersi l’eventuale indennizzo.
Protagonista del finto incidente, la figlia della signora. Dalle due ricostruzioni dei fatti è emerso che la bimba sarebbe stata investita da un’auto mentre passeggiava sotto casa in bicicletta; il conducente dell’auto, tal L.A.,mentre guidava la sua BMW, a causa di un momento di distrazione, sarebbe andato ad urtare la bicicletta con in sella la bambina alla quale subito prestava soccorso.
Gli investigatori, dopo aver sentito entrambe le parti, benché le due versioni fossero simili, hanno riscontrato una evidente difformità tra il referto medico dello stato di salute della bambina inviato alla compagnia assicurativa e quello archiviato e documentato nel sistema informatico dell’ospedale. Il primo infatti, riporta che la bimba, investita da un auto mentre giocava in bicicletta sotto casa, ha subito un trauma contusivo del polso di destra; nel secondo, invece, è dichiarato che la piccola ha riportato tale trauma a seguito di una caduta accidentale sul pianerottolo del condominio di casa di un’amica.
Ovviamente, non solo la firma del dottore apposta sul secondo certificato è stato appurato essere falsa, ma è stato riscontrato che nella cartella clinica della bambina il referto di pronto soccorso autentico è stato sostituito da quello contraffatto. Nonostante le sollecitazioni da parte della compagnia assicurativa, L.A. non ha mai aderito alle richieste di chiarimenti in merito alla dinamica dell’incidente né ha mai indicato eventuali testimoni.Le responsabilità penali di L.A. sono confermate dal fatto che a seguito di accertamenti, risulta essere indagato per analoghi reati commessi in danno di compagnie assicurative e relativi referti medici contraffatti oltre ad avere precedenti giudiziari per reati in materia di stupefacenti.