POLITICA – Manichini riportanti la scritta ‘Imprese straniere agevolate, imprese italiane abbandonate’ appesi nel mercato comunale e in alcuni autolavaggi. Questa l’azione messa in atto da CasaPound Italia per esprimere la propria solidarietà ai commercianti italiani che si trovano a fronteggiare la crisi economica con enormi difficoltà, mentre le attività commerciali gestite da stranieri continuano ad aumentare.
“La crisi c’è, ma non per lavoratori autonomi o titolari di imprese stranieri – dichiara in una nota Paolo Felci, referente locale di Cpi – Attualmente le imprese individuali gestite da stranieri rappresentano un’importante percentuale e sono quelle che resistono maggiormente alla situazione economica, mentre i commercianti italiani sono costretti a chiudere. Nell’ultimo quinquennio il numero di aziende con un immigrato titolare è praticamente raddoppiato e, visto il trend, la percentuale salirà ancora. A risentire maggiormente di questo fenomeno è il settore edile, senza escludere le imprese commerciali, come i negozi di abbigliamento,di generi alimentari e gli autolavaggi.”
“Proprio per quest’ultimi – continua Felci – l’assenza di controlli permette a questo genere di operatori di praticare a prezzi molto bassi, concorrenziali con quelli che invece garantiscono un servizio assolvendo a tutti gli obblighi di legge. Va inoltre spiegato che gli autolavaggi acquistano un impianto e pagano un leasing, le posizioni assicurative e previdenziali degli operai per offrire un servizio ad un costo X e rientrare a malapena con le spese. Come può un autolavaggio difendersi e andare avanti, quindi investire, se a 2 km ne viene aperto un altro che offre lo stesso servizio ad un prezzo più vantaggioso, non essendo soggetto a controlli, in barba a tutte le normative e regolamentazioni sulla sicurezza?”
“In pratica – conclude Felci – gli italiani abbassano le serrande e gli stranieri le rialzano. Da questo punto di vista non si può non notare come la maggior parte delle imprese gestite da stranieri nasca grazie a contributi a fondo perduto e finanziamenti a tassi agevolati, mentre quelle gestite da italiani chiudono per l’eccessiva pressione fiscale o l’impossibilità di accesso al credito. C’è davvero uniformità e uguaglianza? Se così fosse, la crisi dovrebbe farsi sentire in qualsiasi segmento commerciale o produttivo, senza distinzioni.”
Ufficio stampa Casa Pound Velletri