Velletri, un detenuto sputa in faccia ad un agente. Ennesimo sintomo di una situazione esplosiva

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CRONACA – Nella mattinata di ieri, lunedì 16 febbraio, in occasione  di un trasferimento di un detenuto nel reparto Isolamento, i poliziotti penitenziari in servizio presso il carcere di Velletri sono stati minacciati da alcuni detenuti stranieri che non accettando il trasferimento, hanno pensato bene di sputare in faccia ad uno degli agenti. Gli atteggiamenti aggressivi sono continuati, purtroppo però la carenza di personale non ha permesso l’intervento dei rinforzi e solo la capacità di gestione di situazioni anche gravi da parte dei pochi agenti presenti non ha fatto degenerare la vicenda. Il trasferimento alla fine si è concluso senza problemi.

Questi detenuti – dichiara Carmine Olanda, segretario locale del SIPPE – sono già stati protagonisti di atti simili nello stesso carcere ma l’Amministrazione , a quanto pare,  non sembra abbia messo in atto azioni concrete tali da scongiurare da parte degli stessi detenuti la convinzione dell’impunità.  Il SIPPE  non tollera più queste situazioni lesive della dignità dei poliziotti e delle istituzioni in generale e ha chiesto interventi urgenti.

“ Abbiamo il sospetto – dichiara Olanda –  che il carcere di Velletri sia considerato per qualcuno figlio di un Dio minore”, in quanto non sembrano arrivare atti concreti, come ad esempio il rientro in sede del personale distaccato negli UEPE e nei vari palazzi del potere e, soprattutto, l’assegnazione di almeno 40 unità di polizia penitenziaria, nonchè il trasferimento immediato in altri penitenziari della penisola, di detenuti particolarmente ingestibili.

Il SIPPE inoltre aveva inoltrato una diffida al Direttore del Carcere affinchè adeguasse la struttura alle disposizioni minime di sicurezza, ancora oggi – continua Olanda – non abbiamo ottenuto alcun riscontro in merito, tuttavia ci siamo resi disponibili con il Direttore a presentare alcune proposte per migliorare le condizioni lavorative del personale.

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