POLITICA – L’Amministrazione Comunale di Nettuno è stata interamente prosciolta da ogni accusa riguardo l’ipotesi di falso in bilancio: il Giudice per l’Udienza Preliminare di Velletri ha infatti emesso la sentenza di non luogo a procedere “perché il fatto non sussiste”, scrivendo definitivamente la parola fine alla vicenda giudiziaria.
Questa la dichiarazione del Sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta: “si è finalmente conclusa la vicenda che ha visto coinvolto il sottoscritto in un procedimento giudiziario relativo ad ipotesi di falso in bilancio, insieme ai tre revisori dei conti dell’epoca e al Dirigente dell’Area Economico Finanziaria. Il Giudice per l’Udienza Preliminare di Velletri Zsuzsa Mendola ha, infatti, pronunciato sentenza di non luogo a procedere con formula piena ‘perché il fatto non sussiste’ nei confronti di tutti gli imputati. Ciò significa che non è stata accolta la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dall’accusa e pertanto non inizierà alcun processo penale, poiché non sussistono elementi di colpevolezza.
“La sentenza pronunciata oggi – prosegue il primo cittadino di Nettuno – costituisce l’ennesima conferma della bontà dell’operato di questa amministrazione, così come ribadito e dimostrato in ogni sede e come già verificato dalla stessa Sezione di controllo della Corte dei Conti in riferimento ai medesimi fatti. “Fin dall’inizio l’Amministrazione ha dimostrato l’infondatezza delle accuse rivolte dal magistrato inquirente, accuse in relazione alle quali già nel luglio 2013 i Giudici del Tribunale del Riesame avevano espresso il loro convincimento in senso negativo, negando per la seconda volta la richiesta di applicazione della misura cautelare da parte del Pubblico Ministero che era ricorso in appello insistendo per la richiesta a carico del sottoscritto e degli altri di applicazione degli arresti domiciliari.
“Alla luce di tutto ciò, tra le altre cose che ho appreso da allora fino ad oggi, appare ancor più singolare il comunicato di Sel uscito nel dicembre scorso, in cui due coordinatori del predetto partito affermavano non solo che già vi sarebbe stato il rinvio a giudizio, nella realtà mai avvenuto, ma addirittura indicavano giugno 2015 come data di inizio del processo. Oggi auspico che gli autori di quel comunicato, connotato quantomeno da superficialità nell’accertamento delle informazioni – e per il quale volli soprassedere – possano ritenersi soddisfatti della fiducia che dichiararono riporre nella magistratura. “Questa amministrazione ha sempre conservato la propria fiducia nella magistratura e ha atteso la pronuncia assolutoria, che è stato un traguardo che ha impegnato tutti, compresi i professionisti che pure ringrazio per il lavoro svolto”.