Cisterna, Preso l’assassino di Federico Di Meo

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CRONACA – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Roma e gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma nei confronti di 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di tre omicidi e tre gambizzazioni, commessi a Roma e provincia tra il 2013 e il 2014.

Gli arresti sono scaturiti dalle indagini e dalle dichiarazioni rese da Giancarlo Orsini, pluripregiudicato 48enne, romano, che nel 15 luglio 2014, fu arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio di Roberto Musci, consumato la mattina del 23 gennaio 2014, all’interno del complesso residenziale “Colle Monastero”, di Roma – Casalotti, dove la vittima risiedeva agli arresti domiciliari.

Dopo l’arresto per l’omicidio di Musci, Giancarlo Orsini ha avviato un percorso di collaborazione con la Giustizia confessando di essere stato un killer di professione e accusandosi, fra l’altro, di avere partecipato ai sei delitti fornendo indicazioni anche su altre persone coinvolte nei gravi fatti di sangue che sono state oggetto di approfonditi riscontri a cura della polizia giudiziaria, trai quali l’omicidio di Federico Di Meo.

Il 24 settembre 2013, alle ore 11.45 circa, a Velletri (RM) in via Appia Nuova Km. 48, un uomo con il volto travisato da casco, qualificatosi come ufficiale giudiziario, sparò cinque colpi di pistola al torace ed alla testa di Federico DI MEO, cagionandone la morte, dandosi poi alla fuga a bordo di un motociclo. Le indagini sul caso furono assunte dalla Squadra Mobile della Questura di Roma.

In sede di collaborazione con la giustizia, Giancarlo ORSINI ha confessato di avere personalmente assassinato DI MEO su mandato di Elvis DEMCE, 29 enne di origini albanesi, residente a Velletri, il quale in tal modo intendeva rafforzare il suo predominio sulla piazza di spaccio di stupefacenti di Velletri. Per l’organizzazione dell’omicidio, ORSINI si avvalse del supporto di Carlo GENTILE che gli ha fornito le indicazioni sulle abitudini di vita della vittima e il motociclo e l’arma utilizzate durante l’azione delittuosa. Il DEMCE ha ricompensato ORSINI e GENTILE per l’esecuzione dell’omicidio con le somme contanti di 17.000 € e 3.000 €.

Le dichiarazioni fornite dall’ORSINI hanno consentito di corroborare le indagini già in atto a cura della Squadra Mobile della Questura di Roma sul grave fatto di sangue e di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico di Elvis DEMCE e Carlo GENTILE per la violazione degli artt. 110, 575, 577 c.p. con l’aggravante di cui all’art. 7 della legge 203/1991 nella sua duplice formulazione, per avere agito avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p., utilizzando il metodo mafioso, e per avere operato al fine di consentire a Elvis DEMCE di acquisire il predominio sulla piazza di spaccio di Velletri.

Dalle attività tecniche poste in essere era emerso che il DEMCE era indicato come mandante dell’omicidio, malgrado sin dagli inizi si è avuta difficoltà nel cercare di ricostruire quanto accaduto e le motivazioni per cui DI MEO fosse stato ammazzato a causa della reticenza dei testi che nel tempo sono stati ascoltati, trovandosi di fronte ad un “muro di gomma” dovuto alla pericolosità di DEMCE, riconosciutagli diffusamente da tutte le persone interpellate, alcune delle quali avevano repentinamente abbandonato il territorio nazionale al fine di non essere interrogate in merito a quanto accaduto.

Nel corso della notte i Carabinieri dei Nuclei Investigativi di Roma e Ostia hanno arrestato Andrea USELI, Massimiliano PROSPERI e Massimiliano LEONI [già detenuto per altra causa] e i poliziotti della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato Elvis DEMCE. Sono al momento irreperibili Carlo GENTILE e Massimiliano ALFANO. Sono state inoltre eseguite numerose perquisizioni a carico di soggetti collegati con gli indagati.

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