CRONACA – Hanno pensato bene di incidere le loro iniziali su uno dei muri del Colosseo per rendere eterni anche i loro nomi. Dopo il “trattamento” ricevuto dalla fontana del Bernini “La Barcaccia” di piazza di Spagna a Roma, dai barbari tifosi del Feyenoord, si ripete la storia.
Due turiste statunitensi di 21 e 25 anni sono state denunciate stamattina dai Carabinieri per danneggiamento aggravato su edificio di interesse storico ed artistico. Dalle foto pubblicate sono evidenti i danni provocati su un muro interno dell’Anfiteatro Flavio. Le due ragazze sono state beccate da una guida turistica ad incidere con una moneta le iniziali dei loro nomi. Subito dopo si sono scattate anche un selfie per immortalare il gesto particolarmente “intelligente”.
Ancora una volta Roma vittima della barbarie di turisti che giungono nella città eterna pensando di poterla vivere come una comune città. Ma se una comune città merita comunque rispetto, Roma ne merita un pizzico di più per il suo inestimabile patrimonio storico, purtroppo, ancora una volta in mano ai barbari. Le due californiane sono state denunciate a piede libero.
Sorprese a fare un’incisione dentro al Colosseo, due turiste americane sono state denunciate dai carabinieri della stazione piazza Dante. È accaduto questa mattina. Le due statunitensi, rispettivamente di 25 e 21 anni, sono state notate mentre incidevano le loro iniziali utilizzando una moneta. Le ragazze sono originarie della California e sono a Roma in vacanza. Insieme a un gruppetto di amiche, questa mattina alle 10,30 circa erano al Colosseo, al primo piano sul lato Ovest, quando sono state viste da una guida turistica incidere le loro iniziali con una moneta su di un muro in laterizio. Le ragazze, dopo aver inciso il muro, si sono anche fatte una foto con la scritta. Allertati dalla guida, i carabinieri della stazione piazza Dante hanno individuato le due ragazze e le hanno fermate per gli accertamenti del caso. “Scusateci, siamo pentite, non ci siamo rese conto della gravità del gesto: questa scritta ce la ricorderemo per tutta la vita”, hanno detto ai militari, che però non hanno potuto far altro che denunciarle a piede libero per danneggiamento aggravato.