CRONACA – Nuova aggressione ai danni di un agente di Polizia Penitenziaria del carcere di Velletri. Intorno alle 19 di ieri sera (domenica 26 aprile) è stato colpito con un pugno ad una tempia da un detenuto marocchino.
L’uomo, per fortuna, è stato fermato da altri detenuti che hanno cercato di dare l’allarme, purtroppo in quel momento non funzionante. Il marocchino è detenuto presso la sezione cosiddetta “aperta” ma sembrerebbe soffra di disturbi psichiatrici che non lo rendono compatibile con quella sezione. Per la Fns Cisl Lazio occorre al più presto fare chiarezza circa una detenzione così particolare che dovrebbe essere tenuta sotto controllo dal personale sanitario in una sezione protetta e non da agenti penitenziari.
Secondo il dato del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) i reclusi presenti nei 14 istituti della Regione Lazio risultano essere alla data odierna n. 5.786 ( 672 in più rispetto ai 5.114 posti disponibili) di cui 412 donne e 5.374 uomini.
CC Cassino detenuti regolamentare previsti 203, presenti 213 ( sovr. + 10);Attualmente gli istituti che soffrono maggiormente il sovraffollamento risultano essere sono:
NC Civitavecchia detenuti regolamentare previsti 344, presenti 456 ( sovr.+ 112);
CC Frosinone detenuti regolamentare previsti 310, presenti 492( sovr.+ 182);
CC Latina detenuti regolamentare previsti 76, presenti 149 ( sovr.+ 73);
CCF Rebibbia detenuti regolamentare previsti 263, presenti 351 ( sovr.+ 88);
NC Rebibbia detenuti regolamentare previsti 1.235 presenti 1.525 ( sovr.+ 290);
CC Regina Coeli detenuti regolamentare previsti 642, presenti 918 (sovr. + 276);
CC Velletri detenuti regolamentare previsti 408, presenti 539 (sovr. + 131);
Preoccupante risultano essere, allo stato attuale , oltre al sovraffollamento degli Istituti Penitenziari sopra descritto , anche situazioni critiche createsi c/o il carcere di Frosinone “G. Pagliei”, dove nel nuovo padiglione non risulta esserci un presidio di pronto soccorso per i detenuti, e quello del NC Civitavecchia, dove si intende aprire una sezione per l’accertamento delle infermità psichiche, ma con personale carente spostando come sempre la “responsabilità” nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria.
Le problematiche che investono gli istituti di pena sono estremamente critiche. Il ministro Orlando si dimentica delle questioni che riguardano il personale della polizia penitenziaria e della dirigenza. Per la Fns Cisl Lazio la condizione del personale ed il malessere in tutte le sedi di servizio non può essere trascurato dal Governo ed in particolare dal ministro Orlando: è grave e superficiale immaginare che gestione delle carceri possa essere fatta senza misure volte a migliorare il “benessere” del personale che sinora in silenzio ha lavorato in condizioni proibitive ed in turni massacranti senza avere la speranza di un cambiamento ed un miglioramento complessivo delle proprie condizioni. Non è accettabile che la politica guardi solo alle problematiche certamente reali e delicate dei detenuti e trascuri chi opera con abnegazione e sacrificio per garantire un livello possibile di servizio di sicurezza nelle carceri italiane.