Velletri, ritrovati i resti di un soldato tedesco. Ricordi e ricerche storiografiche hanno permesso la scoperta

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ATTUALITA’ – La Seconda Guerra Mondiale sembra non debba mai avere una fine. Le tracce di quei cinque anni che hanno ridotto l’Europa in un inferno sono ancora evidenti e quelle nascoste riemergono a poco a poco, aggiungendo ancora un tassello ad un infinito quadro di lotte, sangue, sofferenze e cambiamenti politici profondissimi.

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L’ultimo tassello è quello che è si è ricomposto stamattina a Velletri quando in zona piazza Garibaldi, all’incrocio con via dei Cappuccini sono stati sottratti allo strato di terra che li ha celati per 70 anni, i resti di un soldato di origini germaniche che era stato seppellito in quel punto da altri soldati, statunitensi, due genieri e un fante. Lo sconfitto, l’occupatore ha ricevuto, dopo la sua morte, un gesto di umanità da chi lo stava ricacciando indietro o lo cacciava per ucciderlo. Quel tratto di strada, in quel momento storico era troppo importante perchè quel soldato marcisse sulla carreggiata, l’Appia era un transito continuo di gente in fuga e soldati anch’essi in fuga, così si decise per una degna sepoltura.

Stamattina, gli archeologi delle associazioni Alaris di Grottaferrata e Archeogeos di Rocca di Papa hanno fatto riemergere i resti del corpo di quel milite ignoto. Accanto ancora la cintura con le munizioni, il filtro per la maschera anti-gas. Ma perchè tanta ricerca per un soldato? Lo dobbiamo a due uomini, Paolo Carotenuto, giornalista e scrittore di Velletri che nel suo famoso libro “La battaglia di Velletri” pubblicò proprio una foto del momento in cui il soldato veniva seppellito e dalla pervicacia del signor Maurizio Tomassoni, ex pilota militare ora in pensione, che vive proprio in via dei Cappuccini e che nei suoi ricordi di bambino aveva impressi chiaramente quei momenti. Così si è voluto andare fino in fondo, grazie anche alla collaborazione del Comune di Velletri che ha dato il beneplacito agli scavi.

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Ovviamente presente anche il direttore del Museo Militare Tedesco di Pomezia, Filippo Contino, assieme al Sindaco di Velletri, Fausto Servadio e all’assessore Luca Masi. I resti sono stati messi a disposizione della Magistratura, dopo le analisi del caso verranno trasferiti a Pomezia, le munizioni verranno catalogate dai Carabinieri e poi trasferite in un museo specifico. Sul posto anche il Comandante di Stazione Antonio Cosentino e di Compagnia Davide Occhiogrosso.

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