Valmontone, durante l’evento sulla legalità la giornalista Federica Angeli ha ricevuto minacce di morte

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +
Il sindaco di Valmontone Alberto Angeli con la giornalista Federica Angeli

Il sindaco di Valmontone Alberto Angeli con la giornalista Federica Angeli

CRONACA – Momenti di tensione, ieri a Valmontone, nel corso dell’evento sulla legalità, inserito nell’ambito del Mese della Pace, trenta giorni di iniziative organizzate per celebrare il 71esimo anno del bombardamento che distrusse la città.

Durante l’iniziativa dedicata a Sandro Pertini, uomo, partigiano e politico che ha basato la propria esistenza su valori come la pace, la libertà, l’onestà e la giustizia sociale, sono arrivate minacce di morte alla giornalista di Repubblica, Federica Angeli, presente per portare una testimonianza sulla propria battaglia contro la criminalità organizzata che, da giornalista, conduce da tempo ad Ostia e la costringe a vivere sotto scorta.

Le minacce, comunicate alla platea dal presidente del Consiglio comunale di Valmontone, Mirko Natalizia per spiegare quel trambusto, sono arrivate poco prima del suo intervento, sincero e appassionato che ha commosso i tantissimi presenti.

 “Siamo vicini a Federica Angeli – commenta il vice sindaco e assessore alla cultura, Eleonora Mattia – di fronte a questa ennesima minaccia. La città di Valmontone si batte da sempre contro ogni forma di sopruso e di violenza e, anche in questo caso, non starà certo ferma e prenderà qualunque iniziativa necessaria al fianco di Federica: una donna, una giornalista ed una mamma che, a scapito della propria serenità, ha fatto dei valori della legalità uno stile di vita”.
In una sala dell’Aria gremita di persone di ogni età, a Palazzo Doria Pamphilj, gli importanti ospiti presenti hanno ricordato la figura del presidente della Repubblica, Sandro Pertini: “è stato una capo di Stato diverso dagli altri – ha detto il sindaco, Alberto Latini – schietto, sincero, leale, coraggioso. Nemico giurato della corruzione e della mala politica. Si fa sempre un gran parlare di anti politica ma, più di 30 anni fa, Pertini fu un simbolo dell’antipolitica, come conferma questo libro, una critica durissima alla corruzione e alle caste di ogni tipo”. Appassionati, e interessanti, gli interventi di tutti i relatori, dal deputato Emiliano Minnucci, all’europarlamentare Roberto Gualtieri, al presidente della Fondazione Bruno Buozzi, Giorgio Benvenuto, a Mario Almerighi, ex magistrato e grande amico di Sandro Pertini, nonché curatore del volume “L’Italia delle Mani pulite”.
“Bellissimo – commenta la Mattia – è il modo in cui è stato compreso, e trasmesso ai presenti, lo spirito di questa iniziativa che, per tutto il mese di maggio, propone  eventi, mostre, dibatti ed iniziative culturali per ribadire, partendo dal desiderio di commemorare i tragici fatti del 1945, i concetti di pace, tolleranza e amore reciproco come l’unica alternativa alle guerre e alla violenza. Federica e Mario Almerighi sono due esempi per tutte le persone perbene. Hanno saputo tenere la schiena dritta. Federica non è sola, la nostra città le è vicina.”.
Ora l’attesa si sposta ai prossimi due eventi: venerdì 22 alle 10 a Palazzo Doria Pamphilj, per l’incontro con il giornalista Massimiliano Cochi, inviato di Tv 2000 nelle zone di guerra e la premiazione dei ragazzi delle scuole di Valmontone che hanno partecipato al progetto dei laboratori didattici e consegna premi e sabato 23 maggio quando, con numerosi sindaci con i gonfaloni delle rispettive città, verrà conferito l’encomio solenne ad Emergency e cittadinanza onoraria al dottor Fabrizio Pulvirenti, il medico dell’Associazione inviato in Sierra Leone per l’epidemia di ebola che ha vinto la propria battaglia personale contro la malattia.
Condividi.

Non è possibile commentare.