ATTUALITA – Ha avuto molto interesse la conferenza dal titolo “Giovani e ludopatia – risultati di un’indagine nelle scuole del Territorio”, che si è tenuta giovedì scorso nella Sala degli Specchi del Comune di Frascati, aperta dai saluti del Sindaco di Frascati Alessandro Spalletta e dell’Assessore alle Politiche Sociali Matteo Filipponi e che ha visto anche la presenza del Sindaco di Monte Porzio Catone Emanuele Pucci.
«L’incontro è stato un’occasione di riflessione importante per le Istituzioni – ha dichiarato l’Assessore alla Politiche Sociali Matteo Filipponi -, nel corso del quale è stato possibile apprezzare l’attività professionale svolta dalla ASL RM H sulla prevenzione ed il trattamento della ludopatia, per la quale ringrazio il Direttore Sanitario Dott.ssa Carla Paradisi, i Dirigenti e gli operatori dei Servizi ASL, nonché la attenta partecipazione ed il significativo contributo delle Forze dell’Ordine: il Dott. Giuseppe Pastorelli, Comandante della Guardia di Finanza di Frascati, la Dott.ssa Barbara Luciani, Comandante della Polizia Locale, il Capitano Melissa Sipala, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Frascati, a conferma della sinergia che caratterizza tutti gli ambiti di intervento riguardanti la promozione del benessere della popolazione giovanile».
Sono stati presentati i risultati della ricerca condotta nelle scuole secondarie di I e II grado dalla Dott.ssa Cristina Mariti, sociologa e volontaria dello Sportello Provinciale Antiusura, seguiti da un approfondimento sui rischi di una dipendenza da internet della Dott.ssa C. Strambi della ASL RMH1 e un’informazione sulla progettualità messa in campo dal distretto socio-sanitario H1 nell’ambito della ludopatia, curata dalla Dott.ssa Tommasina Raponi, Coordinatore Ufficio di Piano distretto socio-sanitario H1. Si è trattato di apporti di rilevo, come anche significativo è stato quello del Dott. Massimo Morais sulla risorsa dello Sportello Antusura presente nel territorio, che dal 2003 svolge la sua attività nel settore dell’assistenza alle vittime d’usura e della prevenzione a favore dei soggetti a rischio di usura e con un eccessivo carico di indebitamento.
Le varie relazioni hanno voluto indagare l’universo dei giovani del territorio non come soggetti con dipendenza dal gioco d’azzardo, ma come soggetti a rischio; la prevenzione è stata la linea guida di tutto l’impianto della ricerca. In particolare a Frascati la ricerca ha impegnato circa 400 studenti, consentendo la misurazione dei livelli di consapevolezza del fenomeno, le motivazioni che inducono ad un adeguamento al comune sentire, la valutazione della consistenza del fenomeno del gioco d’azzardo. Il gioco, nell’età adolescenziale, può non assumere uno scopo di lucro, il divieto per i minorenni di praticare l’azzardo, limita l’utilizzo delle slot machine e la modesta disponibilità di denaro a disposizione può rappresentare un deterrente. Il gioco però può dare l’illusione al ragazzo di controllare le dinamiche esterne, in un periodo in cui la consapevolezza di quelle interne si sta strutturando.
La ricerca ha rilevato una conoscenza da parte dei ragazzi di Frascati dei luoghi del gioco nel 74.6%, dei casi con un uso delle slot machine del 24.5%, del gioco on line sul web nel 3.0% con un aumento di interesse significativo nel passaggio d’età tra i 13 e i 16 anni. Un aspetto positivo della ricerca è l’apprezzamento da parte dei ragazzi dei legami relazionali con le famiglie e il corpo docente, evidenziando come gli adulti possano rappresentare un valido modello di riferimento e quindi una risorsa nel prevenire un rischio di dipendenza e di utilizzo del gioco come strumento di appagamento alternativo.