Da sin. Lamberto Trivelloni e Giancarlo Righini |
CRONACA – Condannati a quattro anni di reclusione il neoeletto Consigliere regionale del Lazio di FdI Giancarlo Righini e l’esponente dell’Udc di Velletri, Lamberto Trivelloni.
Il Tribunale di Velletri ha emesso la sentenza di primo grado dopo otto anni dalla chiusura delle indagini per la vicenda degli appalti truccati che scosse la Giunta Cesaroni. I due esponenti politici, all’epoca dei fatti, ricoprivano rispettivamente gli incarichi di Assessore ai Lavori Pubblici il primo e assessore allo sport il secondo e furono arrestati, su richiesta del Pm Taglialatela, perchè giudicati esponenti di una sorta di “comitato per la spartizione degli appalti pubblici”. I due uomini politici oltre alla condanna di reclusione, sono stati condannati anche all’interdizione dai pubblici uffici, al risarcimento dei danni al Comune di Velletri e al pagamento delle spese processuali.
Riguardo al risarcimento all’Ente comunale, il valore è stato quantificato in un milione di euro di cui centomila da riconoscere immediatamente. L’Ente, infatti, sarebbe stato “la vittima” del sistema di corruzione da cui sarebbe scaturito il necessario commissariamento e poi il default finanziario dichiarato. Condannato anche l’attuale dirigente del settore Urbanistico Albertini a cinque anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici, nonché al pagamento delle spese processuali. Per Giancarlo Righini sono state richieste le dimissioni dal suo incarico come Consigliere regionale del Lazio, dagli esponenti del Movimento 5 Stelle, eletti anch’essi alla Pisana. Dal canto suo il neo-consigliere di Fratelli d’Italia, Righini ha dichiarato all’Ansa di non volersi dimettere .