CRONACA – Un uomo di 45 anni, originario della provincia di Latina, ha tentato ieri sera (martedì 23 giugno) il suicidio dal ponte monumentale di Ariccia. Solo una serie di fortunate circostanze hanno evitato che accadesse un’altra tragedia che sarebbe andata ad aggiungersi a quella accaduta la sera del 29 maggio scorso, quando madre e figlio si gettarono dal ponte, morendo entrambi sul colpo.
Come dicevamo, l’uomo disperato a causa delle difficoltà economiche in cui versa, stava passeggiando sul ponte. I suoi modi però particolari, quasi agitati sono stati notati da due agenti di Polizia, che assieme ad un amico, stavano tornando a casa in auto dopo aver partecipato ad una cena.
I due agenti, grazie alla loro esperienza hanno notato l’uomo e preoccupati del loro comportamento hanno fermato l’auto e hanno iniziato a seguirlo a piedi. Quando il 45enne si è seduto sul muro di protezione del famigerato ponte hanno immediatamente capito le sue intenzioni suicide. Hanno cominciato ad avvicinarsi per parlargli allo scopo di calmarlo e per fortuna sono riusciti anche a fermarlo un attimo prima che si lanciasse.
Così convinto di farla finita ha iniziato a divincolarsi ed a colpire con calci e pugni i due poliziotti. Le persone accorse hanno chiamato altri due agenti fermi poco lontano per un posto di blocco, mentre una volante è giunta sul posto avvertita da altri. L’uomo è stato tranquillizzato e portato presso il Commissariato di Polizia di Albano dove gli è stato offerto del cibo, poi è stato consegnato alle cure del personale medico. L’ispettore capo Leo Cianfaglioni e l’assistente capo Alessandro Pucci meritano veramente un plauso ufficiale per la loro umanità e professionalità.