POLITICA – Sembra essere giunta a un definitivo punto di svolta la vicenda giudiziaria che ha interessato, negli ultimi cinque mesi, il Comune di Marino, e in particolar modo l’ex Sindaco Fabio Silvagni. Il terremoto politico era cominciato il 9 aprile scorso, con l’arresto del Primo cittadino, accusato di corruzione e peculato. Le indagini, infatti, avevano portato alla luce autorizzazioni illecite concesse a una nota attività commerciale alimentare del posto, assunzioni di persone segnalate dal Sindaco, ottenimento di fondi illeciti da vari imprenditori locali, nonché l’utilizzo personale di fondi pubblici.
Dopo il trasferimento presso il carcere di Velletri, avvenuto intorno a metà agosto, e il successivo spostamento presso quello romano di Rebibbia, il caso marinese ha assunto caratteri sempre più rilevanti, anche a livello nazionale. L’azzeramento della Giunta comunale, infatti, ha tardato ad arrivare, con la città governata dal Vicesindaco De Santis e nessun sostanziale cambiamento. Tutto ciò ha suscitato il forte malcontento e le proteste di parti cospicue dell’opposizione, che più volte si sono fatte portatrici di richieste di scioglimento del Consiglio comunale rivolte al Prefetto, al fine di recuperare la governabilità del paese.
Una bufera che è sembrata placarsi soltanto da pochi giorni. L’8 settembre, a tal proposito, dopo le dimissioni di Arianna Esposito, Assessore con delega al Bilancio, Turismo, Attività produttive, Pubblica istruzione e Cultura, il Vicesindaco ha azzerato la Giunta comunale. Un atto atteso e risolutivo che, tre giorni dopo, ha condotto alle dimissioni ufficiali del Sindaco Silvagni. Giovedì 17 settembre, poi, è stata la volta dei 14 Consiglieri comunali della maggioranza di centrodestra, che hanno lasciato gli incarichi in mattinata, sottoscrivendo un documento protocollato. Di fatto, è stato così accelerato il commissariamento del Comune dei Castelli, dato che non erano ancora trascorsi i 20 giorni che il Testo unico sugli Enti locali prevede per decretare la caduta di un’amministrazione. Venerdì 18, così, il Prefetto di Roma Gabrielli ha firmato un Decreto per nominare il Viceprefetto Enza Caporale come Commissario provvisorio, con i poteri spettanti al Consiglio, alla Giunta e al Sindaco.
Una disposizione necessaria, come si legge nel testo, «per assicurare all’Ente l’efficienza e la continuità di tutte le funzioni proprie e attribuite, nonché la tempestività nell’assumere tutti i provvedimenti necessari a consentire la prosecuzione dell’attività nei confronti della collettività». La Caporale non è nuova al territorio dei Castelli, avendo già ricoperto la carica di Commissario prefettizio ad Ariccia e Grottaferrata. L’insediamento formale è dunque avvenuto sabato 19: un giro di boa per la questione giudiziaria marinese e per la politica cittadina, in vista delle prossime consultazioni elettorali.
Lorenzo Mattia Nespoli