CRONACA – E’ inconcepibile che dopo più di un anno di amministrazione l’unica opera di riqualificazione in termini di servizi e qualità della vita sia solo la buca antistante il palazzo comunale, opera che dopo il prevedibile annegamento del murales di Falcone e Borsellino dentro le acque di cui non era stato previsto lo scolo, ancora non si capisce se sia completamente fruibile o ancora in attesa di collaudo – a far sentire la loro voce è il Comitato Collina dei Pini presieduto da Alberto Ceri, comitato che dal 2009 porta puntualmente all’attenzione dei diretti interessati quelle che sono le necessità del quartiere a nord di Cisterna.
Comitati e associazioni a Cisterna son sempre stati un baluardo di democrazia e partecipazione, e ora vedere queste realtà inascoltate è deplorevole. Noi ne abbiamo fatta di strada – continuano gli esponenti del Comitato – e conosciamo bene la nostra realtà di quartiere come conosciamo bene gli altri quartieri perifici abbandonati a se stessi e senza una minima programmazione o una visione di ciò che si intende fare.
Tutto ciò che si fa nel centro cittadino va bene – precisano i ragazzi – ed è comprensibile essendo il cuore di ogni città, ma auspichiamo fortemente in una programmazione che ridia dignità ai quartieri della nostra città spesso dimenticati.
Chiediamo l’apertura del parco abbandonato non si sa per quale motivo, e marciapiedi fruibili, ma il nostro ragionamento non è solo in termini di lavori ed opere pubbliche ma di tutte le progettualità future, dai servizi sociali alla cultura poichè siamo convinti che dove ci sono servizi c’è vivibilità e in ogni angolo dove esiste vivibilità c’è una città sana – concludono i ragazzi del Comitato.