ATTUALITA’ – L’acqua dei rubinetti delle scuole di Ciampino è sicura e può essere somministrata senza rischi nelle mense. A confermarlo è stata una nota diffusa ieri dal Comune, che sembra dare una risposta definitiva e placare tutte le polemiche sul tema, sviluppatesi da alcune settimane. Per comprendere appieno la vicenda, infatti, occorre fare un passo indietro, fino a qualche giorno dopo l’inizio dell’anno scolastico in corso.
Le normative vigenti prevedono che si distribuisca acqua confezionata nelle scuole solo per esigenze specifiche e documentate. Per questo motivo, Amministrazione e Asp erano ricorse a quella proveniente dalla rete idrica, sempre nel rispetto delle leggi in merito. Critiche dure, polemiche e preoccupazioni sono però nate dalla possibile scarsa purezza dell’acqua, causata dallo stato di manutenzione e dall’età delle tubature ciampinesi.A ciò si è aggiunto il problema dell’arsenico, riscontrato varie volte nelle acque dei dintorni di Roma.
Genitori e movimenti politici (Gente libera, Lista Punto a capo e Psi nello specifico) hanno perciò fatto sentire la loro voce, chiedendo al Comune nuove analisi microbiologiche, da aggiungere a quelle già effettuate lo scorso anno – con esiti positivi – sui flussi idrici generali della città, provenienti in gran parte dal serbatoio dell’Acqua Marcia.Pur dichiarandosi favorevoli all’utilizzo dell’acqua di rubinetto, infatti, Consiglieri e rappresentanti hanno ribadito la necessità di approfondimenti, accusando l’Amministrazione di superficialità e scarsa chiarezza. Drastica la decisione del Comune, che, tramite Asp, ha commissionato le analisi per ogni singolo plesso scolastico al laboratorio Chri.va Srl, accreditato e riconosciuto da Accredia e Regione Lazio. I risultati, così, sono stati comunicati ieri, e hanno confermato la sostanziale purezza dell’acqua proveniente dai rubinetti. «La verifica della qualità dell’acqua destinata al consumo umano – ha commentato il Sindaco Giovanni Terzulli – ha dimostrato che gli allarmismi delle scorse settimane sono stati, a mio avviso, eccessivi. Non avremmo mai messo a repentaglio la salute dei ragazzi che frequentano le nostre scuole – ha proseguito il Primo cittadino – ed eravamo sicuri della potabilità dell’acqua, così come emerso dagli esami microbiologici effettuati in tutti i plessi».
Alle parole di Terzulli hanno fatto eco quelle di Emanuela Gentile, Assessore alla Pubblica istruzione. «Rassicuriamo i genitori – ha detto – perché tutti i valori dell’acqua sono rientrati nei limiti normativi, ad eccezione del solo valore del cloro, risultato in alcuni plessi leggermente al di sopra di quelli previsti. Ma si tratta comunque di uno 0,25 contro lo 0,20. I risultati – ha specificato ancora l’Assessore – hanno confermato che la concentrazione di arsenico è rientrata ampiamente entro il limite consentito dalla legge. Nelle mense delle scuole del territorio – ha dunque concluso la Gentile – sarà distribuita acqua potabile, oltre all’utilizzo del 40 percento di alimenti biologici».
Lorenzo Mattia Nespoli