POLITICA – Sarà discussa nel Consiglio comunale di oggi, lunedì 19 ottobre, la questione relativa all’ipotesi di scissione dell’Asp, l’Azienda servizi pubblici di Ciampino. La vicenda ha infatti suscitato, nei giorni scorsi, le preoccupazioni di Partito Socialista e Lista Punto a capo, che avevano espresso perplessità, auspici e proposte alternative al cambiamento interno all’Azienda. L’eventuale scissione porterebbe, nello specifico, alla creazione di due rami distinti di Asp. Il primo sarebbe direttamente controllato dal Comune, che manterrebbe la proprietà delle farmacie comunali, mentrel’altro, preposto ai servizi strumentali, controllerebbe ad esempio i pasti nelle mense scolastiche, il trasporto con gli scuolabus e altre realtà assistenziali. Le critiche mosse al Sindaco Terzulli dai Consiglieri di opposizione hanno dunque insistito sulla scarsa efficacia dell’eventuale scissione, descrivendola come una scelta errata.
«Le farmacie – hanno dichiarato Psi e Punto a capo – saranno obbligate a vivere del loro stesso fatturato e con lo stesso pagare sia i debiti verso i fornitori, che quello probabile verso l’erario e l’ente previdenziale, e verso i dipendenti. E se il risanamento non fosse possibile – si sono chiesti i Consiglieri di opposizione – e la municipalizzata continuasse a perdere risorse? Non si rischierebbe la svendita delle farmacie, con tutto il personale? La seconda azienda – si legge poi nel comunicato della scorsa settimana – partirebbe anch’essa con un passivo importante, ma avrebbe, a differenza della prima, una grande forza. Potrebbe, essendo immersa nel campo privatistico, pensare a un aumento dei costi per i cittadini per i servizi che eroga. Senza più il controllo dell’Amministrazione – hanno scritto ancora Psi e Lista Punto a capo – si collocherebbe in un ambito di competizione, con aumenti dei contributi delle famiglie per i servizi a domanda individuale».
A poche ore di distanza da queste affermazioni, è giunta la replica del Primo cittadino ciampinese Giovanni Terzulli. Il Sindaco ha posto l’accento sull’eccessiva preoccupazione espressa dalle opposizioni, rassicurando riguardo a eventuali spese e costi maggiorati, da sostenere a seguito della scissione. «Stiamo facendo studi, approfondimenti e verifiche – ha detto Terzulli – per cercare di capire a pieno l’economicità di un’operazione che non comporterà moltiplicazione dei costi. Non ci sarà – ha proseguito il Sindaco di Ciampino, nel dettaglio – nessun ulteriore Consiglio di amministrazione messo a stipendio. Stiamo pensando di scorporare alcuni servizi dall’Asp, integrando altri servizi che ora esternalizziamo. Abbiamo avuto un incontro preliminare anche con i sindacati dell’Azienda – ha concluso Terzulli -, che hanno espresso entusiasmo e soddisfazione alla nostra ipotesi. Dare un giudizio oggi mi sembra piuttosto affrettato».
Lorenzo Mattia Nespoli