POLITICA – Una cena-incontro davvero molto partecipata, quella che si è svolta nella serata di martedì 27 ottobre a Velletri, presso la pizzeria “La Forbice”. Una sala gremita di persone, in gran parte sostenitori del Movimento 5 Stelle, ha infatti accolto tre rappresentanti nazionali presenti per incontrare faccia a faccia i cittadini e rispondere alle loro domande sui temi più disparati. I Senatori Giovanni Endrizzi, Elena Fattori e Nicola Morra sono stati infatti i tre “Portavoce in Movimento”, intervenuti per fare il punto su ciò che impegna attualmente il soggetto politico fondato nel 2009 da Beppe Grillo. A fare gli onori di casa, Paolo Trenta, rappresentante dei pentastellati al Consiglio comunale di Velletri. Vero e proprio filo conduttore della serata, la battaglia al gioco d’azzardo e al dilagare di slot-machine e apparecchi per metterlo in pratica nei locali e nelle attività commerciali pubbliche. «Non giocarti la vita», recitava infatti il manifesto esposto dietro al tavolo dove hanno preso posto i Portavoce. Uno slogan che è più di una semplice frase fatta, date la gravità e le proporzioni preoccupanti che stanno assumendo le cifre spese e il disagio sociale legati alle ludopatie.
«A Velletri il Movimento 5 Stelle ha individuato varie attività di bar libere dalle slot-machines – ha detto Paolo Trenta presentando l’evento -. Le abbiamo mappate e caratterizzate con un adesivo, che le rende distinguibili da quelle che, invece, non hanno abbandonato le possibilità di guadagno derivanti dal gioco d’azzardo». Da educatore professionale nel campo delle dipendenze patologiche, Endrizzi si è poi soffermato a lungo sul tema, fornendo maggiori dettagli ai presenti. «Scandalose le cifre del gioco d’azzardo oggi – ha detto -. Specie tra i minori, che puntano e perdono somme incredibili, spesso nascondendole ai genitori. Tutto per colpa della troppa pubblicità, veicolata anche dalle tv di Stato, per cui paghiamo un canone, che invoglia in tutti i modi a giocare.
Il problema – ha proseguito – non è dunque contenere l’offerta, ma la domanda di gioco, attraverso l’abolizione completa delle pubblicità. Per questo abbiamo presentato un Disegno di legge, ma è necessaria anche un’indignazione dal basso, proveniente, prima di tutto, dai cittadini». Ben 84 sono infatti i miliardi che ogni anno vengono spesi in attività del genere. Entrate che, per lo Stato, non sempre rappresentano guadagni con una tassazione giusta, dato che spesso vengono “dirottate” verso paradisi fiscali, grazie alle multinazionali che controllano i giochi.
«È giusto dare riconoscimenti a chi si è distinto per i mancati guadagni sulle slot – è stato il commento di Morra, che abbiamo avvicinato per una breve intervista prima della cena -. Queste persone hanno mantenuto livelli di eticità oggi difficilmente riscontrabili. Le ludopatie – ci ha detto ancora il Senatore – colpiscono fasce culturali e sociali deboli, non tutelate dallo Stato, che invece preferisce venire incontro ai più forti, consapevole delle possibilità di profitto sull’azzardo». Il tema del gioco è stato poi affiancato da molti altri argomenti nazionali di attualità, su cui si sono soffermati i tre Portavoce nei rispettivi interventi. Elena Fattori, nello specifico, ha parlato del Ttip, il Trattato segretofra Europa e Usa su commercio e investimenti, che rischia di mettere a repentaglio diritti, sovranità nazionali, lavoro e beni comuni. «È necessaria una maggiore informazione sul tema – ha detto -, sia in Parlamento che fra i cittadini, fra i quali fortunatamente sta pian piano crescendo la consapevolezza. Non è tuttavia abbastanza – ha proseguito -, dato che l’opinione pubblica risulta ancora troppo poco al corrente su questo inno al liberismo selvaggio, per il quale, probabilmente, non sarà neanche richiesta l’approvazione dei singoli Stati». Immigrazione, formazione scolastica, evasione fiscale e microcredito sono stati poi gli altri argomenti toccati da Fattori, Morra ed Endrizzi.
Momento clou della serata, la premiazione, con la consegna di appositi attestati, dei bar “no slot” della città. «Cerchiamo di combattere un fenomeno che sta diventando la normalità – ha detto Trenta -, un’abitudine al brutto. È una lotta che abbiamo portato anche in Consiglio comunale, ma non vi ha aderito nessuno, trovando scarso sostegno dell’Amministrazione. Gli Enti locali – ha dichiarato ancora il Consigliere – sono in enorme difficoltà, per timori di ritorsioni delle attività commerciali. Cerchiamo di restituire potere ai Sindaci».
Al termine della cena, sempre con uno sguardo alle vicende locali, abbiamo chiesto il parere di Trenta su un altro argomento molto dibattuto a Velletri nei mesi scorsi. Si tratta della questione rifiuti, e in particolare dei progetti Ecoparco e Biogas, su cui è stata istituita una Commissione apposita. «Fortunatamente – ci ha detto il Consigliere –il progetto Ecoparco è stato disapprovato dalla Regione; l’altro, tuttavia, rimane ancora in piedi. La Commissione, a cui io inizialmente non credevo, se n’è occupata, arrivando comunque a decidere che il compostaggio aerobico fosse il metodo migliore per il trattamento dei rifiuti. L’unica soluzione – ha proseguito Trenta – è proprio quella di risparmiare sul conferimento, rendendo obbligatorio il compostaggio, specie in un territorio molto agricolo come quello del nostro Comune. La maggioranza, tuttavia, non si è sentita ancora di approvare questa risoluzione, e la questione rimane tutt’ora aperta. Chiederemo – ha concluso il rappresentante del Movimento 5 Stelle – che si pronuncino nuovamente, per dare a tutti una risposta chiara».
Lorenzo Mattia Nespoli