CULTURA – Sono trascorsi ormai quarant’anni dalla tragica notte in cui perse la vita uno dei più grandi intellettuali italiani del Novecento, Pier Paolo Pasolini. Una figura eclettica, quello che si suol dire un’intellettuale “a tutto tondo”: poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, giornalista, insegnante. Ed è proprio quest’ultima sua professione, svolta a Ciampino dal 1951 al 1955 presso la scuola media “Petrarca”, a legare indissolubilmente Pasolini alla città. Numerose sono le strutture che qui, negli anni, sono state create per ricordarlo, come numerose sono ora, in occasione del quarantennale dalla scomparsa, le iniziative organizzate in suo onore dall’Archivio Pasolini. Dal 26 settembre, infatti, a Ciampino hanno avuto inizio una serie di eventi culturali di vario tipo, tutti guidati dallo stesso filo conduttore: tenere viva la memoria dell’intellettuale bolognese. Le manifestazioni, che andranno avanti fino al 21 dicembre prossimo, si sono svolte (e si svolgeranno) in gran parte nella Biblioteca comunale che porta il suo nome.
Fra gli appuntamenti più importanti, il 26 novembre sarà la volta di “Pasolini professore e maestro”, un convegno nazionale che focalizzerà l’attenzione proprio sull’aspetto pedagogico e sulle esperienze di insegnamento pasoliniane, previsto presso l’aula magna della scuola superiore “Via Romana”. Riguardo al cinema, poi, non poteva mancare una rassegna di eventi che, oltre a soffermarsi sulle opere filmiche del regista, è stata dedicata anche al suo allievo e aiutante Vincenzo Cerami, cittadino ciampinese a cui lo scorso anno è stato intitolato il Teatro comunale. “Pasolini/Cerami: il professore e l’allievo” è il titolo della serie d’incontri che si sono svolti tra Roma e Ciampino durante il mese di ottobre, e che hanno coinvolto anche la Casa del cinema capitolina. Momento fondamentale, inoltre, quello vissuto lunedì 2 novembre, giorno della morte di Pasolini, quando ha avuto luogo una passeggiata commemorativa con diversi ex alunni di Ciampino, dalla Biblioteca comunale fino a via Pignatelli, dove sorgeva la scuola media “Petrarca”.
La fragilità, la miseria, le speranze e i dolori dei personaggi protagonisti delle pellicole e degli scritti pasoliniani sono poi indissolubilmente legate anche ai luoghi di cui facevano parte. Si trattava spesso di quelle borgate romane, all’epoca vere e proprie zone “border line”, dove era quasi relegata la classe sottoproletaria delle sue storie. Per comprendere e vivere al meglio l’evoluzione di quei luoghi, sabato 14 novembre un vero e proprio “tour della memoria” in pullman partirà dalla Biblioteca ciampinese alla volta delle principali location romane scelte da Pasolini. Da Rebibbia al Pigneto, passando per il Mandrione, il giro sarà accompagnato anche da letture e proiezioni di alcune scene di film. «Abbiamo pensato di dedicare a Pier Paolo Pasolini un ricordo sia affettuoso, che di alto livello d’approfondimento – ha commentato il Sindaco di Ciampino Terzulli -. Ciampino ha avuto un ruolo molto importante nel suo impegno intellettuale da insegnante, che viene sempre più riconosciuto e valorizzato». Presentazioni di vari volumi e di un documentario saranno infine le altre iniziative proposte tra novembre e dicembre per diffondere e trarre insegnamento dal genio di Pasolini. Un intellettuale che ha saputo cogliere in maniera unica, critica e originale le trasformazioni sociali e politiche che il nostro Paese ha vissuto dal dopoguerra agli anni Settanta.
Lorenzo Mattia Nespoli