ATTUALITA’ – Sabato 7 novembre, ore 18,30: sono data e luogo dell’ importante iniziativa svoltasi presso la Sala Angelucci del Museo Diocesano di Velletri. Grazie lavoro congiunto del Rotaract di Velletri e dell’associazione ArteMestieri Castelli Romani è stato possibile realizzare un incontro per far conoscere e sostenere il “Progetto Carletto”, iniziativa messa in atto dall’Associazione San Girolamo Emiliani Velletri Onlus, costituita nel 2010, con sede presso la parrocchia di San Martino. Katiuscia Borro, presidente del Rotaract di Velletri, ha sottolineato come l’incontro svoltosi sia stato “un momento per valorizzare le eccellenze del territorio” ma anche, e soprattutto, un reale contribuito per supportare un progetto ormai attivo da tanti anni sul territorio veliterno finalizzato ad un concreto “aiuto del prossimo”, ma di cui forse non tutti sono a conoscenza.
Il “Progetto Carletto”, ha inizio nel 2001, quando Carlo Russo, per gli amici ” Carletto”, si reca presso la Parrocchia somasca di San Martino il giorno di Natale, per chiedere di condividere con lui il pranzo. La tristezza e la paura dell’uomo per l’impossibilità di lasciare una traccia della propria vita è recepita dai ragazzi del gruppo scout AGESCI Velletri 1, che, supportati dai Padri Somaschi, nel 2002 aprono una piccola mensa nelle loro sedi che ospitava una decina di persone per due volte alla settimana.
Nel 2003, dopo la morte di Carletto avvenuta l’anno precedente, la Comunità somasca di San Martino avvia l’uso del refettorio e della mensa agli indigenti della città. Nel corso degli anni il progetto si è arricchito di molti altri elementi, come il servizio doccia attivo dal 2006, alla base della cura della persona, ottenuto grazie alle offerte dei generosi cittadini. Ad oggi il progetto riguarda anche un servizio di accoglienza che ha sede presso la vecchia scuola elementare presente nella parrocchia, con il nome di Casa Cecilia. Il progetto dunque, inizialmente finalizzato ad aiutare con un pasto caldo o una doccia chi vive un momento di difficoltà, è divenuto col tempo un luogo d’aiuto dal punto di vista non solo materiale, ma anche psicologico, in cui la solitudine lascia posto ad un sorriso ed un abbraccio.
Attorniati dalle opere degli artisti e degli artigiani dell’associazione, l’architetto Jacopo Mongardini, assieme al collega, l’architetto Favale, ha voluto far riscoprire alcune opere architettoniche cittadine adoperando foto d’epoca della città e collegandole alle opere esposte in sala. A venirne fuori è una città diversa da quella che viviamo oggi, in cui il sostentamento avveniva grazie alle botteghe ed ai laboratori e la compravendita si basava su un rapporto diretto tra produttore e consumatore dalla più semplice produzione di beni primari, quali il cibo ed il vestiario, a beni “ di lusso” come mobili in legno intarsiati, gioielli, vetro lavorato e molto altro ancora. Oggigiorno questa antica realtà è in via d’estinzione, alcuni forse neanche conoscono l’importanza che questo tipo di economia ha avuto in passato: è proprio questa antica realtà che l’associazione ArteMestieri, come ha voluto ricordare il presidente Fabio Pontecorvi, vuole riportare alla luce, promuovendo gli artisti e gli artigiani presenti sul territorio al pubblico.
A fine incontro, allietato dalla musica di Massimo Consoli, applausi e tanti complimenti per il Rotaract di Velletri e l’associazione Artemestieri, che hanno unito le forze per una iniziativa che porterà sicuramente dei benefici ai membri del Progetto Carletto.
Concetta Maria Suriana