Valmontone, dopo anni di abbandono appaltato il completamento del canile di Valle Pantana

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Un'immagine del canile

Un’immagine del canile

POLITICA – L’Amministrazione comunale di Valmontone ha appaltato il completamento dei lavori del canile comunale di Valle Pantana che, iniziato nel lontano 2006, è ormai fermo da anni, mentre l’Ente è costretto a spendere oltre 100 mila euro l’anno per il mantenimento dei cani randagi nei canili privati del territorio. “Soldi pubblici – spiega il sindaco, Alberto Latini – che, appena aperto il canile comunale, potranno essere in larga parte destinati ad altre iniziative, dalla viabilità all’arredo urbano, dal sociale alle scuole. Insomma, un costo elevatissimo che, da dieci anni, fa pesare sulle tasche dei cittadini l’incapacità e gli sprechi del passato”.

Il sindaco Latini, annunciando l’imminente inizio dei lavori, ricostruisce l’incredibile bilancio degli sprechi legati alla realizzazione di un canile che, fino ad oggi, è già costato al Comune di Valmontone 610 mila euro di soldi pubblici (300 mila di mutuo della cassa depositi e prestiti, 180 mila di interessi per quel mutuo, 100 mila di un contributo provinciale e 30 mila di cofinanziamento comunale) senza portare a nulla, visto che la struttura è abbandonata ormai da tempo.

“Quel che è più grave – aggiunge l’assessore all’ambiente, Veronica Bernabei – è che i materiali e alcune soluzioni tecniche utilizzate non sono compatibili con l’utilizzo che si deve fare della struttura, a conferma della leggerezza e del pressappochismo con cui si è compiuto quell’intervento. Grazie ad un contributo di 100 mila euro della Regione Lazio, al quale abbiamo aggiunto 15 mila euro di compartecipazione del Comune di Valmontone, siamo riusciti a far ripartire quell’opera e potremo, così, provvedere alla sistemazione delle cose fatte male e portare tutto a compimento”.

“La sensibilità verso il fenomeno del randagismo – sottolinea la Bernabei -, che oggi porta all’avvio dei lavori per il canile, di recente aveva portato anche ad una campagna molto partecipa che, nata dalla collaborazione tra il Comune di Valmontone e l’Associazione Zampe Valmontonesi, con il veterinario Marco Ruffini, aveva consentito di applicare gratuitamente il microchip a circa 100 cani, ai quali si aggiungono i 50 che hanno chiesto la sterilizzazione, due dei rimedi più utili ed efficaci nella difficile lotta al fenomeno del randagismo.

“Una buona amministrazione – conclude il sindaco Latini – è quella che si adopera per risolvere i problemi della città, anche quelli fermi da anni con pesante aggravio di costi per le casse comunali. Dopo il Villaggio Rinascita (contratto di Quartiere 1), la scuola crollata nel 1992, l’asfalto sulle principali arterie, l’isola ecologica stiamo portando a conclusione un’altra pagina buia della storia nostra città. La gara è stata fatta e ai primi di gennaio inizieranno i lavori”.

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