CRONACA – Nuovo anno, vecchi e annosi problemi per quanto riguarda l’inquinamento causato dai voli in partenza e in arrivo all’aeroporto di Ciampino. Si è parlato molto, nei giorni scorsi, di polveri sottili (o Pm 10), le particelle nocive che hanno infestato l’aria delle maggiori città italiane, complici il periodo meteorologico di alta pressione prolungata e l’assenza totale di piogge. Il via-vai di aerei nei cieli di Ciampino, Santa Maria delle Mole, Cava dei Selci e del VII Municipio di Roma rappresenta già di per sé una fonte di smog, in condizioni meteo “normali”. La lunga siccità del mese scorso ha notevolmente contribuito a creare una situazione critica, con il livello delle Pm 10 arrivato quasi al doppio del limite non pericoloso per la salute.
Le denunce sono arrivate, ancora una volta, dal Criaac, il Comitato di riduzione impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino. Nel comunicato diffusogiorni fa dai cittadini, vengono infatti riportati i dati registrati dalla centralina di monitoraggio installata da Arpa Lazio. «Questi veleni – si legge nella nota – mettono a rischio cuore e polmoni, rischi che si sommano ai danni alla salute prodotti dal rumore dovuto all’eccessivo traffico aereo. Le Pm 10 – hanno proseguito dal Criaac – sono solo la punta dell’iceberg, perché ci sono anche le più sottili e pericolose Pm 2,5 e nell’intorno aeroportuale bisognerebbe monitorare anche gli ossidi di zolfo e azoto, così come tanti altri composti organici volatili».
Una situazione grave, che ormai si protrae da anni, per la quale le contromisure finora adottate sembrano non essere per nulla sufficienti. Posizione strategica, interessi turistici e commerciali e lungaggini burocratiche, infatti, hanno fatto sì che il “Pastine” crescesse quasi senza controllo, fino ad assumere caratteristiche definite “fuorilegge” anche da organi superiori, come la Commissione europea. «È ora di finirla – ha scritto ancora il Comitato – di affidarsi solo alla speranza che vento e pioggia diluiscano i veleni o li mandino in casa di altri. Bisogna individuare preventivamente le fonti, e predisporre un sistema di monitoraggio costante, con una rete di centraline sempre attive».
«Dall’aeroporto di Ciampino, ancora privo delle obbligatorie Valutazione d’impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica, ogni giorno decollano fino a 200 aerei, privi di qualsiasi forma di filtraggio dei gas di scarico, in faccia e sulla testa di centinaia di migliaia di abitanti. Il disastro ambientale di questi giorni – hanno concluso dal Criaac – evidenzia che questa situazione non è più tollerabile. Gli abusi e l’inerzia delle istituzioni preposte a tutelare i cittadini devono essere perseguiti e puniti».
Lorenzo Mattia Nespoli