ATTUALITA’ – Che la tratta ferroviaria Ciampino – Velletri sia ormai riconosciuta come una delle peggiori in tutta Italia è cosa nota. Più volte, negli anni, i collegamenti su rotaia che uniscono Roma ai Castelli Romani (Albano, Frascati e Velletri) hanno ricevuto la non felice “nomination” di “linee da incubo”, conferita anche dai rapporti di Legambiente.
Un tema che, a livello locale, è da tempo al centro di dibattiti e proteste è infatti quello del raddoppio del binario. Comitati, esponenti e gruppi politici lo hanno più volte reso un vero e proprio cavallo di battaglia, sostenendo le richieste e i diritti delle migliaia di pendolari che, ogni giorno, devono spostarsi dalle nostre zone verso la Capitale.
È il caso delle rappresentanze del Movimento 5 stelle di Velletri, Lariano, Genzano, Ariccia, Lanuvio, Albano, Marino e Ciampino. Questionari e raccolte firme sono solo alcune delle attività avviate dai pentastellati sul territorio, con l’obiettivo di far presente il problema in Regione. Durante il Consiglio comunale veliterno dello scorso 11 dicembre, tali iniziative si sono concretizzate in una mozione dei 5 Stelle, alla quale se n’è aggiunta un’altra, portata avanti dal Pdl cittadino.
Quest’ultima, riguardo agli enormi disagi della tratta ferroviaria, ha proposto come soluzione al problema la trasformazione della linea in metropolitana leggera di superficie. Proposte e rimostranze nei confronti delle amministrazioni locali si sono fatte via via più pressanti e accese. Secondo i sostenitori del raddoppio, infatti, le istituzioni sono state spesso silenti o assenti su un tema importante e di effettiva utilità per i cittadini. Sembra doveroso, tuttavia, per completezza e obiettività, prendere atto che esistono difficoltà tecniche reali.
La ferrovia Roma – Velletri, infatti, attraversa tratti densamente abitati, e il suo percorso, in alcuni casi, corre a brevissima distanza dai muri di cinta di abitazioni, strade, strutture pubbliche e zone archeologiche. È il caso, solo per fare un esempio, della frazione marinese di Santa Maria delle Mole, dove il binario transita in prossimità e sopra gli scavi di via Appia Antica, del campo di calcio e dei numerosi condomini di via Martiri di Belfiore. A ciò si aggiunge il Ponte di ferro di Velletri, opera che presenterebbe indubbie difficoltà di raddoppiamento.Senza contare i disagi al traffico automobilistico causati dai passaggi a livello, nelle stazioni di Pavona, Casabianca e Santa Maria delle Mole. Un eventuale raddoppio, con conseguente maggiore frequenza dei treni, richiederebbe di sicuro anche interventi di adeguamento della rete stradale. Progetti su cui rimangono molti dubbi su immediatezza ed effettiva attuabilità, dunque, indipendentemente da come saranno recepiti in ambito regionale.
Lorenzo Mattia Nespoli