Procura di Velletri, pubblicato il bilancio sociale del 2015

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Il Procuratore Capo di Velletri, Francesco Prete

ATTUALITA’ – Un documento dettagliato, che prende in considerazione i molteplici aspetti dell’attività e degli obiettivi raggiunti, quello diffuso dalla Procura della Repubblica di Velletri. Stiamo parlando del Bilancio sociale 2015, che è scaturito, come sottolineano le pagine firmate dal Procuratore Francesco Prete, dalla necessità di rendere la giustizia sempre più trasparente e verificabile, sempre nei limiti del rispetto della riservatezza personale. «Se la giurisdizione è anche servizio alla collettività – si legge infatti nell’introduzione al bilancio – pare giusto aprirsi all’esterno, far sapere quello che fa, recepirne gli impulsi, comunicare».

Lavori, dati, traguardi e criticità che hanno caratterizzato l’ultimo anno sono stati descritti punto per punto dal rappresentante dell’Ente. Dalle spese al contrasto alla criminalità, passando per i reati contro la Pubblica amministrazione e l’attività giudiziaria: tutto è presente nel documento, proprio in nome della trasparenza. Riguardo al problema della carenza di personale amministrativo, la Procura ha comunicato la recente firma di un protocollo con la Regione Lazio, per consentire l’assegnazione temporanea di dipendenti provenienti dalle Province. Sette, a questo proposito, sono state le figure assunte a tempo nel 2015.

Per ottimizzare e limitare la spesa pubblica, poi, un sensibile taglio alle spese deriva dall’aver stipulato una convenzione con la Asl Roma H per le analisi tossicologiche sulle sostanze sequestrate a seguito di reati, non più inviate ai più costosi laboratori privati. Una collaborazione, questa con la sanità pubblica, che «sta dando risultati assolutamente soddisfacenti».

L’attività giudiziaria della Procura è stata inoltre riassunta in alcune cifre significative. Sono state oltre 36mila, infatti, le notizie di reato pervenute negli uffici di Velletri. Di queste, quasi 13mila sono state quelle a carico di persone già identificate, mentre 23700 a carico di ignoti. «È motivo di orgoglio – si legge ancora nel Bilancio – sottolineare come questo ufficio sia riuscito, nel corso del 2015, ad abbattere del 14 percento le pendenze dei procedimenti a carico di noti. Questi ammontavano a 14260 al 1 gennaio 2015, mentre alla fine dell’anno si sono attestati a 12330». Analogo il discorso relativo ai tempi di lavorazione dei procedimenti giudiziari: un argomento importante, data la necessità di attività il più possibile veloci. «I numeri – ha scritto il Procuratore – dicono che sul totale dei procedimenti iscritti, ben il 64 percento è stato definito nei sei mesi dalla data di iscrizione, rispetto al 50 percento dell’anno precedente».

Interessante anche la casistica specifica dei crimini che si sono verificati nel territorio cui fanno capo gli uffici di Velletri. Il 2015, infatti, ha fatto registrare tre omicidi volontari consumati e undici tentati: un dato in calo rispetto al 2014, quando rispettivamente se ne sono contati 14 consumati e 24 tentati.

Di grande rilievo anche la questione dei reati contro la Pubblica amministrazione. In quest’ambito, il Bilancio sociale della Procura ha citato due dei casi che hanno avuto maggior risonanza durante l’ultimo anno. Si tratta delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il Comune di Marino, e in particolare l’ex Primo cittadino Fabio Silvagni, accusato di corruzione e peculato insieme a un dipendente comunale e tre imprenditori. Un caso, questo di Marino, che ha mutato radicalmente gli scenari politici della città, commissariataa distanza di appenaun anno dall’elezione dell’ex Giunta di centrodestra.

Turbativa d’asta, corruzione e associazione per delinquere sono state poi le accuse mosse verso un gruppo di persone coinvolte nelle gare d’appalto indette dall’Aeronautica militare di Ciampino. «Il procedimento – ha ricordato il Procuratore – ha portato all’emissione di otto misure cautelari, di cui quattro in carcere, a carico di un ufficiale di Aeronautica, due dipendenti civili e di alcuni imprenditori della zona, per un valore di gare aggiudicate illecitamente di circa nove milioni di euro».

La Procura ha fatto presente che le truffe ai danni degli Enti pubblici siano purtroppo tutt’altro che rare, così come i procedimenti per corruzione, nel 2015, abbiano subito un deciso aumento (16 contro i 7 del 2014).

Quello delle violazioni edilizie è poi un altro settore giudiziario particolarmente sensibile. In questo caso, a differenza dei reati contro la Pubblica amministrazione, le cifre sono in calo: dai 440 casi del 2014 si è passati ai 368 del 2015, con 1055 indagati contro 1527. Ciononostante, il Procuratore ha precisato che gli strumenti per il contenimento di questi crimini non sono particolarmente incisivi. «L’attuale legislazione – si legge a tale proposito – prevede per lo più contravvenzioni con breve periodo di prescrizione». Per prevenire e contrastare sempre più efficacemente gli illeciti, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Regione che prevede l’accesso al fondo per le demolizioni degli immobili abusivi.

Il Procuratore Prete, infine, ha ringraziato tutto il personale dell’Ente, i collaboratori, la Polizia giudiziaria, i giudici, gli avvocati e i colleghi, «tanto per l’impegno profuso nei procedimenti più rilevanti, quanto per il lavoro quotidiano, che cerca di dare risposte soddisfacenti a un’utenza sempre più sollecita a chiedere l’intervento della giurisdizione penale».

Lorenzo Mattia Nespoli 

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