POLITICA – Che il 2016 si profili come un anno importante per gli assetti amministrativi e politici della zona dei Castelli Romani è cosa nota. A giugno prossimo, infatti, saranno ben quattro i Comuni che si recheranno alle urne. Quattro città importanti, con situazioni interne differenti, nelle quali è piuttosto difficile prevedere sviluppi sicuri. Incertezze e divisioni sembrano infatti essere denominatori comuni nella maggior parte dei casi, soprattutto in una fase, come quella attuale, in cui è necessario convergere – o cercare di farlo – sui nomi da candidare.
Partendo da Ariccia, è la coalizione di centrosinistra a essere stata al centro delle cronache recenti. Proprio la scorsa settimana, a tal proposito, è stato reso noto che non si ricorrerà alle Primarie del 20 marzo, vista la convergenza sul nome di Mauro Serra Bellini, Consigliere del Pd, nonché ex assessore alla scuola e alle attività agricole dal 2006 al 2011. Una decisione, quella di non ricorrere alla scelta preliminare del candidato, che tuttavia non è passata in maniera indolore all’interno dell’attuale maggioranza di governo. Durante l’ultimo Consiglio comunale, infatti, il Pd ariccino ha perso tre pezzi importantissimi. Luisa Sallustio, Emilio Tomasi e Paolo Ermini, rispettivamente Presidentessa del Consiglio, Capogruppo ed ex Vicesindaco, sono usciti dal Partito, privando del loro appoggio Cianfanelli, attualmente in minoranza (7 Consiglieri contro 9 di opposizione). E il motivo sarebbe da rintracciare proprio nel mancato ricorso alle Primarie da parte dei Democratici.
In attesa di ulteriori sviluppi su una situazione che potrebbe anche condurre al commissariamento, sembrano poche, ad Ariccia, le forze alternative al centrosinistra. Con un centrodestra che non dimostra ancora rappresentanze unitarie, il principale avversario di Serra Bellini nella prossima corsa elettorale si identifica nel Movimento 5 stelle. I locali pentastellati sono da tempo piuttosto attivi ad Ariccia, proponendo modelli e programmi amministrativi partecipati e condivisi.
Per il centrosinistra di Genzano, altro Comune interessato dalla tornata elettorale, sembrano invece concretizzarsi le Primarie. Anche qui, tuttavia, malcontenti e dubbi sulle scelte sono all’ordine del giorno. L’operato del locale Partito democratico è stato infatti criticato da Danilo Marra, di Sel, che fa parte dell’attuale maggioranza di governo. Scarso coinvolgimento delle altre forze della coalizione e poco rinnovamento per la candidatura di Gabbarini sono stati i rimproveri mossi al Pd, che ora rischia di perdere l’appoggio di Sel, in mancanza dei «cambi di passo e condivisione d’intenti», auspicati da Marra. Anche a Genzano, come ad Ariccia, su altri fronti il principale oppositore sembra essere sempre il Movimento 5 stelle.
Andrà alle Primarie anche il centrosinistra di Rocca di Papa, dove a contendersi il titolo di candidato Sindaco saranno Mauro Fei e Silvia Sciamplicotti. Anche se l’ufficialità dei nomi arriverà solo dopo il 5 marzo, sembrano assenti i nomi di Maurizio Querini e Roberto Sellati. Oltre a un Movimento 5 stelle meno forte rispetto ad Ariccia e Genzano, a correre per le amministrative sarà anche la lista “Insieme per Rocca di Papa” di Emanuele Crestini, attuale Consigliere di opposizione. Una rappresentanza giovane e forte di un grande consenso sui social network (3400 gli iscritti su Facebook), che si porrà come alternativa all’amministrazione Boccia, definita «statica e incapace di affrontare i problemi».
Ancora molto complessa, infine, la situazione di Marino. Il quadro politico che va profilandosi, dopo lo scioglimento e il commissariamento del Comune, è incerto e in costante divenire. Nel centrosinistra, sembra si stiano delineando due blocchi distinti. Da un lato, Partito democratico, Partito Socialista italiano e Italia dei valori; dall’altro ciò che resta dell’ex Unione di centrosinistra, con alcune nuove alleanze. La coalizione che aveva corso con Eleonora Di Giulio (Sel, Liberazione in corso, Socialisti Marino) ha confermato, proprio nei giorni scorsi, un accordo con il Partito comunista d’Italia, nonché con alcuni rappresentanti dell’ex maggioranza di centrodestra.
Nello specifico, si tratta dell’ex assessore all’urbanistica Bartoloni e di Oriano De Luca. Un gruppo fin troppo eterogeneo e stranamente assortito, in cui probabilmente sarà difficile trovare convergenze programmatiche e stabilità. Quella delle alleanze ampie e delle coalizioni dalla scarsa coerenza, tuttavia, sembra essere la via intrapresa dal centrosinistra marinese, mentre proseguono i dibattiti nel centrodestra, segnato dagli scandali che hanno portato all’arresto di Silvagni. Sicure, per ora, sono solo le candidature a Sindaco di Minucci, rappresentante di Laboratorio Rinascita, e Colizza, scelto dal Movimento 5 stelle.
Lorenzo Mattia Nespoli