SPORT – Il Torre Angela è tornato. La capolista del girone G di Seconda categoria è tornata a vincere dopo lo scivolone sul campo del Quarticciolo e lo ha fatto con un’emozionante gara casalinga in cui i ragazzi del presidente Roberto Ciani hanno avuto la meglio sull’Agosta per 2-1. «Non abbiamo giocato bene – ammette l’attaccante classe 1992 Michele Fadda, autore del gol decisivo in pieno recupero dopo che Persia su punizione aveva pareggiato l’iniziale vantaggio ospite -, ma questi tre punti sono molto importanti e comunque non ci si può sempre esprimere al massimo in tutte le gare del campionato.
Ci siamo affidati troppo ai lanci lunghi e probabilmente anche dal punto di vista fisico siamo meno brillanti, ma abbiamo vinto con la cattiveria agonistica e la determinazione e anche queste sono armi buone per vincere i campionati». Il bomber, capocannoniere della squadra capitolina con 15 reti, è al terzo anno con la maglia del Torre Angela. «Qui sto bene, c’è un gruppo giovane e una società sempre vicina. Stiamo meritando il primo posto anche se una leggera flessione nell’ultimo periodo ha un po’ condizionato i nostri risultati, ma non è stata di carattere mentale perché la squadra sa bene che bisogna macinare punti e avvicinarci al traguardo».
Il Torre Angela ha comunque maturato un vantaggio notevole di undici punti su Roman e Valle Martella che sono seconde della classe: a dieci giornate dalla fine sembra essere un margine abbastanza consistente. «Poche storie, se perdiamo il campionato sarà solo colpa nostra – dice Fadda – Ma terremo la concentrazione alta e non ci faremo distrarre dall’attuale vantaggio». I ragazzi di mister Maurizio Sacconi stanno preparando il match di domenica prossima sul campo della Virtus Riva. «All’andata vincemmo con un netto 8-0, ma guai se pensassimo che sarà una passeggiata.
Giocheremo fuori casa e poi le nostre avversarie provano sempre a fare lo sgambetto alla prima della classe, inoltre l’avversario di turno vorrà dimostrare che non c’è lo scarto maturato all’andata e quindi dovremo stare molto attenti. Ma se giochiamo come sappiamo – conclude Fadda – non dobbiamo temere nulla».