Albalonga calcio (serie D), La Terra salta Viareggio: «Ci riproverò l’anno prossimo»

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Giacomo La Terra

Giacomo La Terra

SPORT – Una normale seduta d’allenamento, un movimento sbagliato, un infortunio pesante e un piccolo grande sogno che va in fumo. Così Giacomo La Terra, centrocampista interno (o all’occorrenza anche esterno) classe 1997, ha perso la possibilità di partecipare a uno dei tornei giovanili più importanti d’Italia e non solo. Il giovane atleta azzurro, infatti, era chiaramente in odore di convocazione con la rappresentativa della Lega Nazionale Dilettanti che dal 14 marzo prossimo parteciperà al Torneo di Viareggio, ma un brutto infortunio alla caviglia sinistra rimediato proprio durante l’ultimo raduno con la rappresentativa del selezionatore Augusto Gentilini.

«C’è tanta delusione – dice La Terra che ha ovviamente saltato anche le recenti partite con Torres, Trastevere e Nuorese – perché era uno dei miei obiettivi, forse il più importante in questo finale di stagione. Durante quell’allenamento ho appoggiato male il piede e ho sentito subito una forte fitta alla caviglia». La diagnosi è stata impietosa: lesione al legamento peroneo astragalico, venti giorni di riposo assoluto e ritorno in campo previsto (probabilmente) dopo la sosta di Pasqua.

«In carriera non ero mai stato così tanto tempo fuori, mi spiace molto – continua La Terra – Ma ho messo nel mirino la partita che ci aspetta dopo Pasqua contro il Grosseto, speriamo di poter tornare a disposizione: io non vedo l’ora di tornare in gruppo. Il Torneo di Viareggio? Ci riproverò il prossimo anno, voglio ringraziare il selezionatore Gentilini che mi è stato molto vicino in questi giorni».

Sull’argomento aggiunge il suo commento il direttore sportivo dell’Albalonga Giorgio Tomei. «La presenza di Giacomo a Viareggio, in un torneo di livello internazionale, sarebbe stata una grandissima vetrina per lui e per tutta l’Albalonga. La società gli è vicina ed è convinta che ci saranno altre importanti occasioni nella sua carriera». Tomei conclude parlando di La Terra come di «un ragazzo d’oro, per bene ed estremamente professionale. Un atleta con tanta voglia di crescere che si è conquistato un bello spazio all’interno della nostra prima squadra quest’anno, un peccato perché Gentilini lo aveva osservato più volte di persona anche durante le nostre partite casalinghe».

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