SPORT – La Juniores regionale della Libertas Casilina sta preparando il difficile match interno di sabato (calcio di inizio alle ore 15 al De Fonseca) contro la Vivace Grottaferrata, terza della classe. Un avversario che gode della stima del tecnico capitolino Francesco Ruperto secondo il quale «la Vivace è una squadra che gioca bene al calcio e ha un’ossatura proveniente dal campionato Allievi Elite della passata stagione. Sarà una sfida veramente tosta, ma noi spesso con le “big” del girone abbiamo fatto molto bene».
Era una delle squadre di vertice anche la Lupa Frascati, avversario dell’ultimo turno che ha sconfitto 3-0 i ragazzi di Ruperto. «Una partita approcciata non nella maniera giusta – spiega l’allenatore -, forse è mancata la giusta voglia per fare risultato, ma comunque di fronte c’era un’ottima squadra che merita l’attuale secondo posto». Il tecnico entra un po’ più nel dettaglio della precedente gara disputata dai suoi ragazzi. «Nel primo tempo, dopo il vantaggio dei padroni di casa su un nostro errore difensivo, abbiamo costruito un paio di opportunità per pareggiare senza riuscire a concretizzarle. Poi nella ripresa abbiamo commesso altre due disattenzioni e le abbiamo pagate, ma come detto non abbiamo offerto la nostra migliore prestazione: venivamo da sette gare utili e forse anche dal punto di vista mentale le abbiamo un po’ pagate». Il giudizio di Ruperto sull’annata della Juniores regionale della Libertas Casilina non è totalmente roseo.
«E’ vero che questo è un gruppo nuovo, ma a mio modo di vedere i ragazzi hanno potenzialità importanti e avrebbero potuto fare di più in questo campionato. In ogni caso, bisogna finire al meglio la stagione anche perché ci mancano due vittorie per dirci salvi: in special modo i ragazzi del ’97 e del ’98 devono dimostrare di meritare l’eventuale permanenza in prima squadra anche se è ancora presto per capire cosa accadrà il prossimo anno. Alcuni di questi elementi già sono entrati nel giro del gruppo della Promozione di mister Damiano Casarola, ma occorre dare sempre segnali sulla crescita sia individuale che collettiva».