POLITICA – Un’audizione centrata sull’annoso problema del contenimento dei rumori e sui rischi per la salute dei cittadini derivati dai voli dell’aeroporto di Ciampino, quella che si è svolta lo scorso lunedì 14 marzo. La Commissione ambiente della Regione Lazio, infatti, ha convocato i Comuni di Ciampino, Marino e Roma, insieme a Enac, Adr e Criaac, il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino.
Al centro della seduta, il secondo progetto di Adr volto all’abbattimento dell’inquinamento acustico, che da anni flagella i residenti delle zone sottostanti ai coni di volo. Va ricordato, a tal proposito, che nel 2014 un primo piano fu respinto in blocco dagli Enti locali interessati, in quanto Adr sosteneva che, per lo scalo ciampinese, non ci fosse alcun rumore in eccesso. Ora, invece, il problema è tornato a esistere, ma, secondo la Società che gestisce gli scali aeroportuali capitolini, può essere affrontato con una riduzione dei voli operativa solo dal 2021.
Altri cinque anni con livelli acustici fuori norma, dunque, è quanto probabilmente devono attendersi i cittadini delle aree aeroportuali. Nel frattempo, sempre secondo Adr, dal 2019 Ryanair dovrebbe cominciare a sostituire la sua flotta con nuovi aerei più silenziosi. Provvedimenti e aspettative che, tuttavia, ancora non trovano alcun riscontro concreto. Il piano di contenimento, secondo quanto prescritto dalla legge, avrebbe dovuto concludersi entro il 2018, come ha fatto notare Roberto Barcaroli, portavoce del Criaac. Il Comitato ha ricordato anche che sono già trascorsi otto anni dalla zonizzazione acustica definita dalla Conferenza dei Servizi.
«Non si può arrivare al 2021 – si legge in una nota del Criaac – parlando di aerei immaginari che ancora non esistono. Quello che dice Adr è irregolare, perché invece di fissare procedure per far tornare i livelli di rumore prodotti dall’aeroporto nei limiti, lega il contenimento del rumore a un solo cliente (Ryanair), che potrebbe anche andarsene prima del 2019, e che comunque non ha nessun obbligo ad acquistare aerei più silenziosi. Adr deve fare un piano per l’aeroporto che gestisce, non per una sola compagnia. Occorre quindi che passi la mano ad altri».
Nel frattempo, la Regione ha istituito una nuova Conferenza dei Servizi istruttoria, che dovrebbe comunicare i suoi risultati sulla riduzione dei voli ai vari Comuni interessati. Si auspica, così, l’attuazione di provvedimenti prima della data del 2021. A destare stupore, infine, è stata anche la posizione del Sindaco di Ciampino Terzulli, a favore del piano Adr. Secondo il Criaac, infatti, il Primo cittadino avrebbe sostenuto che «il problema del rumore degli aerei è essenzialmente di Santa Maria delle Mole». Battaglie civili, interessi economici e lungaggini burocratiche, dunque, ancora una volta si fondono nella vicenda legata al “Pastine” di Ciampino.
Lorenzo Mattia Nespoli