SPORT – Martedì 17 maggio, presso lo stadio del rugby “Maurizio Natali”, arriveranno tre tecnici neo zelandesi provenienti dalla Accademia di Auckland, vale a dire Ant Strachan, Shane King e Brent Semmons. Un grande onore e, allo stesso tempo, un riconoscimento per gli sforzi che la società rossonera del neo presidente Gianluigi De Vito sta profondendo per crescere e programmare al meglio il prossimo futuro. «Per noi – dice il massimo dirigente – è davvero un grande onore essere stati selezionati tra le società che verranno coinvolte dal tour della Auckland Academy.
Umiltà, rispetto delle regole e desiderio di imparare, per dirla all’inglese “open mindes”: questi gli aggettivi che ci devono contraddistinguere, abbiamo la convinzione e la determinazione che il lavoro da fare sia principalmente quello di rivolgere una grande attenzione alla formazione dei giocatori di età compresa dai 6 ai 14 anni. Sono proprio questi gli anni più importanti per l’apprendimento, nei quali si imparano i fondamentali di gioco. Poi in seguito si procede ad un’opera di ottimizzazione di quanto precedentemente appreso dal minirugby a tutto il settore giovanile affinchè con gli atleti provenienti dal vivaio il primo XV possa competere nel palcoscenico nazionale della serie A, obbiettivo che la storia del nostro club ci impone di centrare nel prossimo futuro.
Ed è proprio da questa giornata di stage che daremo inizio a questo percorso, lungo, faticoso e impegnativo. Siamo convinti che nel prossimo futuro darà risultati positivissimi per gli obiettivi che ci siamo prefissati perché il Colleferro Rugby e la città di Colleferro meritano un palcoscenico all’altezza della loro gloriosa storia rugbystica con al centro la rivalutazione della storia della comunità che ha costruito la nostra cittadina: un popolo di lavoratori, un’identità fatta di gente dedita al lavoro e al sacrificio che ha dato e continua a dare lustro a tutta la comunità che vive in questo territorio. Il rugby è sport di sacrificio e noi siamo pronti al sacrificio.
La tribuna del “Natali” – spiega De Vito – sarà aperta a tutti coloro che vogliono carpire i segreti dei maestri neo zelandesi: molti sono i tecnici e dirigenti che hanno già richiesto di poter assistere alle lezioni, a noi ora il compito di dare il migliore benvenuto a tutti loro nel pieno rispetto dell’ospitalità e dello spirito di amicizia che contraddistingue questa nobile disciplina sportiva. Noi abbiamo fame del “fare”, il “dire” lo lasciamo ai professionisti».
La giornata si dividerà in tre parti: nella prima (a partire dalle ore 15) conferenza stampa di presentazione e benvenuto delle autorità comunali presso la sala consiliare del Comune di Colleferro. Nella seconda parte (dalle ore 16) i tecnici lavoreranno sul campo insieme ai ragazzi delle giovanili Colleferro-Segni Juniores U14-U16, poi ad allenamento concluso è previsto in aula un briefing del lavoro svolto con tutti i tecnici. In concomitanza il management si occuperà di apprendere nozioni teoriche di come vengono gestiti i club nella terra dei Maori. La terza parte (dalle ore 19,30) riguarderà la presentazione a tutti i tesserati e alle loro famiglie del progetto Academy presso la club house del Colleferro Rugby 1965 e a seguire i tre neozelandesi si presteranno per gli autografi e le foto di rito.
Ma chi sono i tre personaggi che martedì prossimo animeranno la giornata di rugby a Colleferro? Ant Strachan (ex All Blacks che giocò pure la finale del mondiale del 1995) è direttore dell’Alto livello: il suo compito è quello di gestire struttura e visione della Auckland Rugby High Performance Elite Academy (per giocatori neo zelandesi), la Auckland Rugby International Academy (per giocatori stranieri) e tutti i programmi di sviluppo delle rappresentative giovanili e seniores sia nel XV che nel Seven. Shane King è coach development manager: si occupa di supervisionare le strategie di sviluppo degli allenatori lungo tutta la regione di Auckland.
Conosciuto per il suo approccio “iper-pratico” al rugby, chiamato anche “hands on coaching”, Shane si occupa di aiutare gli allenatori a sviluppare giocatori a livello College e le rappresentative giovanili nazionali inclusa la U20. Infine, Brent Semmons è il regional development coach: specializzato nello sviluppo di giocatori nella fase critica tra i 14 e i 18 anni, Brent si occupa di supervisionare lo sviluppo di giocatori ed allenatori nella zona ovest di Auckland, lavorando a stretto contatto con club e scuole sia a livello giovanile che seniores. La giornata di martedi non sarà dedicata solo alla formazione di allenatori e dirigenti, ma anche i ragazzi saranno protagonisti: i talenti più promettenti che verranno visionati dai tre tecnici potrebbero avere la fortuna di fare uno stage nella terra dei Maori. Un’opportunità più unica che rara.