SPORT – La stagione ufficiale dell’Atletico Morena non è ancora terminata. Festeggiato l’8 maggio scorso un secondo posto di tutto rispetto (e grandi speranze di ripescaggio) per la Prima categoria, l’attenzione del club è concentrata sul finale d’anno agonistico della Juniores provinciale che parteciperà all’ormai imminente torneo di Grottaferrata, storica manifestazione che verrà presentata venerdì. «Siamo curiosi di capire come si comporteranno i nostri ragazzi che sono stati protagonisti di un discreto campionato – dice il direttore generale Sandro Serafini – Il risultato finale non sarà molto importante, piuttosto cercheremo di capire quali ragazzi potranno essere utili anche in ottica prima squadra visto che ci sarà la possibilità di utilizzare dei “prestiti”».
Il torneo sarà anche l’occasione per un ideale passaggio di consegne sulla panchina. «Mister Antonio Iannilli ha comunicato l’intenzione di volersi fermare col calcio e di dedicarsi ad altro, quindi abbiamo contattato Antonio Patriarca che tra l’altro è già stato all’interno del nostro club qualche tempo fa e lui sarà il prossimo allenatore della Juniores, ma già dal torneo di Grottaferrata seguirà da vicino il gruppo. Lo abbiamo scelto perché conosce l’ambiente e le aspettative societarie, è il profilo giusto per allenare la nostra squadra giovanile». Serafini fa anche degli importanti accenni sulla prima squadra.
«Stiamo lavorando come se dovessimo giocare in Promozione soprattutto nell’ambito della scelta dei giovani e la problematica legata all’impianto sportivo, d’altronde abbiamo la quasi certezza di vederci ripescati vista la nostra alta posizione nella speciale graduatoria. In ogni caso la squadra giocherà al “Fabrizi”, valuteremo a breve se tramite una deroga o adoperandoci in estate coi lavori di “perfezionamento” delle misure del campo di gioco e altre piccole cose». Il direttore generale ha compiuto tutto il percorso dell’Atletico Morena, dalla Terza categoria fino alla ormai prossima Promozione. «E’ un orgoglio e sinceramente nel momento in cui la famiglia Fabrizi, a cui sono molto legato, mi coinvolse in questo progetto, l’approdo in questa categoria è stato il nostro primo pensiero. Cercheremo di strutturarci ancora come società perché le potenzialità che ha questo club sono notevoli» conclude Serafini.