ATTUALITA’ – Nuova comunicazione tra il Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino e la Commissione europea. I cittadini membri del Criaac, infatti, hanno scritto una nuova lettera all’Istituzione di Bruxelles per rendere conto della situazione relativa allo scalo ciampinese.
L’obiettivo è quello di aggiungere nuovi elementi utili all’istruttoria della Procedura di infrazione, che l’Europa ha mosso contro l’Italia per le norme ambientali non rispettate negli aeroporti. La lettera sarà destinata anche al Parlamento europeo dopo che, a novembre scorso, una delegazione del Comitato è stata ricevuta dall’organo comunitario.
Caso specifico, in questo contesto, è il Pastine di Ciampino, da anni dichiarato fuorilegge, con un aumento esponenziale dei voli cominciato dal 2002. Traffico triplicato, ma nessuna Valutazione d’impatto ambientale (Via): su questo ha insistito ripetutamente la Commissione Ue. Il documento, tuttavia, è stato presentato da Enac soltanto nel 2013, anno considerato ora come “punto di partenza” dei problemi ambientali dello scalo, senza calcolare gli undici precedenti.
Nel mirino della lettera scritta dal Criaac, anche l’annoso problema del contenimento del rumore, una vera e propria piaga per Ciampino, Santa Maria delle Mole, Cava dei Selci e una parte del VII Municipio di Roma. Il Comitato, a questo proposito, ha parlato di «falso piano di contenimento del rumore previsto dalla Via, un piano che parte dal 2021 – con 20 anni di totale assenza delle regole – e che è basato sulla promessa del principale operatore (Ryanair, ndA) di comprare un nuovo aereo più silenzioso. Questo aereo – hanno specificato dal Criaac – ancora non esiste e nessuno può quindi conoscerne la rumorosità. Inoltre il piano del gestore dell’aeroporto non può essere legato alle scelte di un suo cliente».
Gli scenari sulla situazione relativa ai problemi d’inquinamento causati dallo scalo ciampinese non sono dunque molto positivi. Nel frattempo, dal Comitato fanno anche sapere che all’interno del Pastine proseguono i lavori di potenziamento. Oltre alla già denunciata nuova strada, che corre vicinissima alle abitazioni cittadine e della quale non è chiara l’utilità, il Criaac ha reso noto l’avanzamento di altri interventi nell’area aeroportuale. «Questi lavori non vengono dichiarati nella Via in corso – scrivono i cittadini del Comitato -, si fanno senza alcuna autorizzazione e Sindaci e autorità stanno zitte. Per questo chiediamo la Procedura d’infrazione europea».
Lorenzo Mattia Nespoli