CRONACA – Una violenta esplosione seguita da un incendio imponente, quella che ieri pomeriggio non ha lasciato scampo al 27enne Nicandro Casamonica, membro del clan malavitoso stanziato nella zona sud-est della Capitale. Intorno alle 16, il giovane si sarebbe recato a Ciampino, presso una villa di via Capri – già sottoposta a sequestro lo scorso novembre – per mettere in atto una vendetta.
L’intento di Nicandro, infatti, sarebbe stato quello di dar fuoco all’abitazione, di proprietà di Raffaele Casamonica, per difendere l’onore della sorella minorenne, scappata in una “fuga amorosa” proprio con il figlio di Raffaele. Una ritorsione finita male, dunque, dato che il ragazzo è rimasto vittima del suo stesso gesto criminale, probabilmente travolto dalle fiamme.
Ad allertare le forze dell’ordine, lo stesso proprietario della villa di via Capri. Sul posto, sono intervenute diverse squadre dei Vigili del fuoco di Roma e della zona dei Castelli Romani, insieme a Polizia locale e Carabinieri della tenenza di Castel Gandolfo. Quattro i mezzi utilizzati per l’emergenza, durante la quale è stato presente anche il Nucleo batteriologico dei pompieri.
Per ore, i vigili hanno svolto ricerche fra le macerie dell’abitazione, nell’eventualità fossero presenti altre persone. In casa, tuttavia, al momento dell’agguato, non era presente nessun’altro oltre al 27enne, il cui corpo è stato rinvenuto completamente carbonizzato e irriconoscibile. Diverse le taniche di benzina ritrovate all’interno della villa, parzialmente sventrata e resa pericolante dall’esplosione.
Lorenzo Mattia Nespoli