Arrestati marito e moglie, coltivatori di cannabis

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

11688_IMG_2748

CRONACA – I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Colleferro hanno sequestrato 35 chili di marijuana e tratto in arresto due persone. In particolare, le Fiamme Gialle hanno individuato, nella campagna del comune di Valmontone, abilmente occultata in un campo interamente ricoperto da mais e castagneti, una piantagione di cannabis composta da circa un centinaio di piante, alcune alte fino a tre metri, già tagliate e predisposte per il trasferimento in altro luogo per subire la successiva fase di essiccamento.

I militari, a seguito della scoperta di un articolato sistema idrico collegato a un tubo interrato che partiva da un immobile sito a circa 100 metri di distanza, sono riusciti a rintracciare i coniugi residenti. All’interno dell’abitazione, immediatamente perquisita, gli investigatori si sono imbattuti in un vero e proprio opificio per la produzione e successiva vendita della marijuana coltivata.

Infatti, ingenti quantitativi di stupefacente sono stati rinvenuti in locali separati, ciascuno dei quali destinato alle differenti fasi dell’illecita attività: dalle 70 piante appese al soffitto di un locale adibito ad essiccatoio, fino al rinvenimento di 5 kg di sostanza completamente essiccata, in parte già confezionata, in altra stanza dedicata a tale ultima fase di lavorazione, il confezionamento.

Nel complesso sono state sequestrate oltre 160 piante di cannabis, in diversi stadi della loro lavorazione, oltre ai 5 chilogrammi di sostanza completamente secca, in parte già confezionata, per oltre 35 chilogrammi totali di sostanza psicotropa, nonché altri attrezzi utilizzati per l’irrigazione, un sigillatore a caldo per buste di cellophane e alcuni smartphone utilizzati dai responsabili.

I due soggetti, coniugi di 64 e 44 anni, sono stati arrestati per l’ipotesi di reato di “produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti”. L’immissione nel mercato della droga dell’ingente quantitativo sequestrato avrebbe fruttato indebiti guadagni per circa 350.000 euro.

Condividi.

Non è possibile commentare.