Tim Shriver è impegnato in una serie di iniziative nel nostro paese che rappresentano un’opportunità importante di conoscenza e sensibilizzazione sul tema dell’inclusione delle persone con disabilità intellettiva; non a caso la scelta è ricaduta sull’Università Niccolò Cusano, partner da anni di Special Olympics Italia e fortemente impegnata sul tema.
In occasione di questo incontro alla Cusano, Tim Shriver presenterà a studenti, pubblico e stampa il suo libro “Pienamente vivi” (25.000 copie vendute negli Stati Uniti), la storia avvincente di un uomo che ha dedicato la propria vita alla ricerca di ciò che conta veramente. A guidarlo, sin dall’infanzia, bambini e persone con disabilità intellettiva da sempre etichettati come “in-abili”.
Insieme a Tim Shriver interverrà Loretta Claiborne, simbolo di tutti gli Atleti Special Olympics e delle battaglie per l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva. Loretta Claiborne è stata la prima atleta eletta alla Special Olympics, Consiglio d’Amministrazione Internazionale e, ad oggi, è uno dei più importanti ambasciatori del movimento a cui la Disney ha dedicato un film, “The Loretta Claiborne Story”.
Oltre questi importanti ospiti, durante l’incontro, che ricordiamo è aperto al pubblico, interverranno anche Maurizio Romiti, Presidente Special Olympics Italia, Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale Special Olympics Italia, Loretta Claiborne, Atleta Special Olympics, Filippo Pieretto, Atleta Special Olympics. Per un breve saluto interverrà anche il Prof. Fabio Fortuna, Magnifico Rettore Università Niccolò Cusano.
Timothy Shriver, nato a Boston in Massachusetts nel 1959, per 15 anni ha lavorato come insegnante pubblico ed è stato determinante nello sviluppo del progetto di sviluppo sociale e di apprendimento emotivo a Chicago presso l’Università di Illinois. Determinante la sua campagna denominata “La parola R”, nella quale “R” sta per “Ritardato”, secondo la quale la stessa parola produce una discriminante, oltre ad essere estremamente offensiva, in quanto tutte le persone dovrebbero esser considerate al pari delle altre. La disabilità intellettiva e fisica non deve essere elemento diversificante e non deve provocare derisione da parte delle altre persone.