Danni dopo il sisma anche a Roma. Chiusa la basilica di San Paolo e il Quirinale

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La basilica di Norcia prima e dopo il sisma. Il terremoto sta distruggendo costruzioni preziosissime per la nostra storia e il nostro patrimonio culturale

CRONACA – La scossa tellurica che stamattina alle 7.40 ha dato la sveglia a tutto il centro Italia ha colpito anche i Castelli Romani e soprattutto la Capitale dove si è sentita fortissima. Il sisma che ha raggiunto la magnitudo di 6.5, dunque più potente di quello dell’Aquila del 2009 e del Belice del 1968 ha causato crepe e cadute di cornicioni nella basilica di San Paolo fuori le mura che è chiusa per verifiche strutturali.

Chiuse anche le linee delle linee A e B della metropolitana, sempre per verifiche da parte dei Vigili del Fuoco. Il Quirinale ha sospeso per oggi le visite guidate così come anche alla Cappella Paolina dove è stato sospeso un concerto. Verifiche anche ai palazzi della zona di Monte Milvio dove tra il 23 e il 24 settembre scorso crollò uno stabile.

Un ascensore è precipitato in un palazzo di via Bartolomeo Cristofori, in zona Marconi a Roma, dopo la scossa di terremoto. Chiusa al traffico la circonvallazione Clodia all’altezza del numero civico 88 dove si sono create crepe in due palazzi. Verifiche strutturali al Colosseo e nei maggiori siti archeologici dell’antica Roma. Per ora non si sono rivelati particolari danni ai Castelli Romani e lungo il litorale.

 

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