SPORT – L’Atletico Morena si è scatenato. La squadra dei patron Enzo e Mauro Fabrizi ha battuto con un netto 6-0 interno l’Indomita Pomezia, in una gara molto importante per la corsa alla salvezza. Per la prima volta in stagione i capitolini sono fuori dalla zona rossa (anche quella riguardante i play out), avendo scavalcato il Frascati sconfitto in casa dal Fonte Meravigliosa e agganciato la Vivace Grottaferrata piegata dalla Semprevisa.
Tra i protagonisti del match di domenica coi pometini c’è stato l’attaccante classe 1989 Marco Ianni, autore della doppietta che ha aperto le marcature, poi completate nella ripresa da Lukaj, Nigro, Asiani e Sgarra. «Sapevamo di dover fare risultato pieno e ci siamo riusciti – dice l’attaccante – Abbiamo cominciato bene e chiuso la prima frazione in vantaggio con le mie due reti, poi ho colpito anche un palo e nella ripresa sono stato sostituito perché in questo periodo sono stato alle prese con una bronchite». La classifica, ora decisamente migliore, non deve cambiare l’atteggiamento dell’Atletico Morena.
«A livello mentale dobbiamo continuare a lottare e fare più punti possibili – dice Ianni – Comunque sono tornato qui per aiutare questa squadra a salvarsi. L’anno scorso sono stato bene e siamo riusciti a ottenere uno splendido secondo posto in Prima categoria, guadagnando con merito il salto di categoria in Promozione.
Da allora siamo rimasti sempre in contatto: a settembre c’era stata una chiacchierata, ma io ero d’accordo con l’Alberone e non se n’è fatto più nulla, poi a dicembre ci siamo ritrovati». Per lui quelli con l’Indomita sono i primi gol dopo il ritorno in maglia capitolina e certamente l’attaccante di origine calabrese vorrà bissare anche domenica a Grottaferrata.
«Nella passata stagione, prima di approdare a Morena, ho giocato con la Vivace e già si notava che c’era qualche problema societario – sottolinea Ianni -. Non so che tipo di avversario troveremo, ma noi dovremo pensare solo a noi stessi e cercare di conquistare un’altra vittoria che sarebbe fondamentale perché a mio modo di vedere gli scontri diretti saranno decisivi».