CRONACA – Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Velletri hanno arrestato 5 persone, (3 uomini e 2 donne residenti tra Ariccia ed Albano Laziale) ritenuti responsabili di usura, estorsione, violenza sessuale, lesioni personali e spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Le misure cautelari (3 di custodia cautelare in carcere, 1 degli arresti domiciliari e 1 obbligo di firma) scaturiscono da un’articolata attività di indagine condotta dal novembre 2016 al marzo 2017, dal Nucleo Operativo della Compagnia di Velletri e dalla Stazione Carabinieri di Ariccia, che ha permesso di disvelare uno spaccato di criminalità operante nell’area dei Castelli Romani, dove decine di persone per sopravvivere alle proprie difficoltà economiche e per far fronte ai bisogni quotidiani, erano costretti a ricorrere a prestiti usurari.
Le indagini, condotte sia con attività tecnica intercettiva ma soprattutto con numerosi servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale di tipo “familiare” (poiché tre degli indagati sono rispettivamente marito, moglie e figlio maggiorenne, residenti ad Ariccia) operante in un clima di diffusa e pericolosa omertà.
Gli esiti investigativi hanno permesso di accertare: l’erogazione di somme di denaro gravate da elevati tassi d’interesse, anche pari al 240% su base annua; forme di recupero dei crediti caratterizzate da minacce verbali, psicologiche, e metodi estorsivi degenerati anche in violente aggressioni fisiche con gravissime lesioni personali e violenze sessuali; cessioni di cocaina, con forme di pagamento anche ratealizzato (che andavano ad alimentare il circuito usuraio); l’esistenza di una vera e propria contabilità redatta da uno degli indagati (e sequestrata dai militari operanti), con i conteggi di almeno una parte dei clienti usurati; nello specifico sono stati conteggiati 36 vittime nell’anno 2013 (con introiti pari a 41.700 euro), 46 nell’anno 2014 (con introiti pari a 58.500 euro), 70 nell’anno 2015 (con introiti pari a 93.100 euro), 55 nell’anno 2016 (con introiti pari a 77.450 euro); una prassi consolidata di “scambio di clientela” tra usurai, attuata agli occhi delle vittime come soluzione bonaria per fronteggiare i ritardi nei pagamenti settimanali/mensili; una sottomissione psicologica delle vittime, che nella maggior parte dei casi ricorreva ai prestiti per fronteggiare quotidiane esigenze di vita (pagamento di visite mediche, spese scolastiche per i figli, ecc.).
Al vertice del sodalizio un 42enne, di Ariccia, con diversi precedenti, già destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale, il quale è ritenuto responsabile anche di violenza sessuale continuata nei confronti di una donna vittima di usura nonché lesioni personali in danno di un uomo (anch’egli vittima di usura), a cui avrebbe fratturato sei costole. Si avvaleva della moglie di 44 anni e del figlio di 18 anni nonché degli altri due indagati una donna di 57 anni e di un 31enne. Gli arrestati sono stati trasferiti presso le case circondariali di Velletri e Roma Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.