Atletico Morena calcio (Prom), Leandri: «Con la Cavese una gara col coltello tra i denti»

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SPORT – Dovrà soffrire fino all’ultimo l’Atletico Morena. La squadra dei patron Enzo e Mauro Fabrizi dovrà superare due tra gli ostacoli più duri del girone per chiudere la stagione regolare: domenica sarà la Cavese a essere ospite del club capitolino che poi chiuderà sul campo del Sermoneta le proprie fatiche ufficiali… a meno di code non proprio desiderate.

La classifica vede l’Atletico Morena appaiato all’Atletico Torrenova e in questo momento sarebbe proprio la squadra della famiglia Fabrizi a salvarsi direttamente vista la migliore situazione negli scontri diretti. All’orizzonte, però, capitan Battistelli e compagni hanno un compito molto complicato: quello di fermare la corsa della Cavese verso i residui sogni di promozione diretta. «Sarà una gara da giocare con il coltello tra i denti – dice l’esterno difensivo classe 1998 Luca Leandri – La Cavese è una squadra fortissima che avrà motivazioni molto alte, ma le nostre non sono da meno e quindi proveremo a spegnere i loro sogni di gloria.

All’andata li incontrammo in un periodo non bellissimo per noi, ma stavolta saremo carichi e convinti di potercela giocare». Nell’ultimo turno l’Atletico Morena ha pareggiato 1-1 sul campo del Dilettanti Falasche. «Abbiamo fatto una buona partita nonostante fossimo andati inizialmente sotto a causa di un approccio non proprio positivo. La reazione, però, è stata quella giusta e prima ci è stato annullato un gol regolarissimo realizzato da Sgarra, mentre successivamente abbiamo segnato comunque il gol dell’1-1 grazie a Lukaj».

Il giovane esterno, arrivato a metà settembre scorso all’Atletico Morena, è diventato presto uno dei punti fermi della squadra capitolina. «Sono contento dell’esperienza che sto facendo e soprattutto dell’ambiente che ho trovato: qui mi trovo benissimo e spero di rimanere anche nella prossima stagione. I “grandi” del gruppo mi hanno fatto inserire alla grande, dandomi consigli e sostegno in maniera costante, così posso esprimere il meglio delle mie capacità».

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