Velletri, imprenditore aggredito da colosso bancario, contrattacca e si salva

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CRONACA – S.B., titolare di una piccola impresa di costruzioni a Velletri lo scorso anno ha avuto una richiesta dalla banca con la quale collaborava, di rientrare dal fido di 50 mila euro, senza motivo. L’uomo che non aveva mai superato la soglia consentita e che aveva sempre pagato, in maniera regolare, le rate dei due mutui in corso, invia una pec nella quale contesta la richiesta di saldo.

Viene rapidamente convocato dalla banca presso l’ufficio del direttore per la settimana successiva. Nel frattempo però, l’imprenditore chiede assistenza all’Avv. Rosa Chiericati, titolare dello Studio Chiericati & Partners di Lugano, la quale fa analizzare immediatamente tutti i rapporti bancari dall’Ing. Davide Porzani, uno dei più noti e capaci consulenti tecnici in materia su tutto il territorio italiano. Effettuate le conseguenti decurtazioni, ne emerge un credito per l’azienda anziché un debito.

Ciò perché negli anni erano stati fatti dei mutui di cui si era verificata l’illegittimità per avere un ISC inferiore al TAEG reale, con la conseguenza che i tassi pattuiti nei mutui non erano mai stati validi e gli interessi pagati, e addebitati sul conto, non erano dovuti. S.B. comunque non vuole impelagarsi in una causa e si reca in banca con l’intenzione di chiudere onorevolmente con uno sconto di 15 mila euro.

La banca accetta ma in cambio pretende che lui firmi un contratto capestro che gli impone di rinunciare in futuro a qualunque contestazione, senza nemmeno dargli la possibilità di mostrare l’accordo al proprio avvocato. Lui non ci sta e se ne esce sbattendo la porta. L’Istituto di credito non si fa attendere: gli revoca tutto e gli impedisce persino di pagare le rate dei mutui e di lì a poco gli notifica un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo di 50 mila euro.

Ottenere la sospensione, a questo punto, per S.B. è la differenza tra la vita e la morte della sua azienda. “Nessuna paura” gli dice l’Avv. Chiericati, “li metteremo al tappeto”. Così è stato. Si notifica opposizione e il 18 maggio scorso, con un provvedimento motivato, il Giudice accoglie la richiesta di sospensione e demanda al giudizio di merito l’indagine sulle nullità rilevate e sulla determinazione del dare/avere tra le parti.

Il commento dell’avv. Rosa Chiericati: “in questo caso, si tratta di un imprenditore che lavorava con la banca in maniera regolare ed è stato aggredito senza motivo. Le banche contano molto su strumenti processuali aggressivi e molto pericolosi per chi li riceve, come il decreto ingiuntivo, sapendo che molti si fanno prendere dal panico e non reagiscono in tempo o non trovano in tempo professionisti veramente preparati in grado di tutelarli. Si tratta di autentico terrorismo che spesso fa vittime: suicidi e malattie oltre che distruzione di famiglie. Contano sulla paura delle persone esul fatto che i professionisti autenticamente preparati sulla materia a 360 gradi sono pochi. Le banche, però, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno sistematicamente violato norme inderogabili e quando le si attacca, non hanno scampo davanti alla legge. I loro saldi contabili sono quasi sempre fasulli.

Comunicato stampa

 

 

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