Il Sostegno alla Genitorialità: quando può essere utile

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Molto spesso le famiglie si trovano a vivere momenti particolari legati a diverse fasi della vita, crescita o arrivo di figli, cambio scuola e/o approdo ad un nuovo anno scolastico, separazione dei coniugi. In queste circostanze il ruolo del genitore è messo costantemente alla prova.

L’insieme di simili situazioni, che si manifestino da sole o in contemporanea, può generare nei singoli individui sensazioni di malcontento, inadeguatezza, disequilibri anche all’interno del sistema famiglia ed in particolare nei genitori, sfociando talvolta in elevati livelli di stress, ansia, paure. Sono una Psicologa, ma prima di tutto una mamma e dalla mia esperienza, e da quella di molte delle persone con cui mi confronto, apprendo sempre di più quanto il ruolo del genitore sia messo costantemente in dubbio, sotto esame, dai genitori stessi, rispetto a quanto lo sia stato in passato.

Le precedenti generazioni avevano ruoli più definiti e soprattutto più netti. Oggi si lavora in due per scelta o per necessità, e questo crea scompenso al singolo e alla famiglia; oggi i bambini sono molto più attivi, proattivi e risolutivi di un tempo, e questo crea disagio ai genitori; oggi gli adolescenti sono molto più adulti e più esposti al mondo esterno di quanto lo fossero in passato….e questo crea negli adulti confusione.

Essere genitori oggi, a mio avviso, non è più o meno difficile di un tempo, è diverso sicuramente, ma questa diversità non va letta, né tanto meno vissuta, in modo negativo. La libertà della generazione attuale, gioca a nostro favore nel creare rapporti più aperti, trasparenti e perché no, migliori, rispetto a quelli che nostra madre o nostro padre, per esempio, hanno avuto con i nostri nonni.

Ma possiamo migliorare anche rispetto al nostro stesso rapporto vissuto da figli. Accade spesso però, forse proprio perché ci siamo ripromessi quel “non sarò mai come mia/mio mamma/papà”, che ci troviamo a vivere una difficoltà reale quando ai nostri comportamenti da genitori più aperti, comprensivi, addirittura amici, non corrispondono risposte, a nostro avviso, adeguate dei nostri figli. E questa difficoltà può effettivamente creare crisi nel vissuto del proprio ruolo genitoriale, andando ad alimentare la relazione genitore-figli in modo disfunzionale.

In quest’ottica il Sostegno alla Genitorialità interviene a più livelli come ausilio per le situazioni familiari. Può così accadere che un supporto possa risultare utile a genitori, singoli, o in coppia che:

• vivono una situazione di «normalità», ma vogliono confrontarsi con altri genitori e operatori sul loro ruolo;

• vivono una situazione di «rischio» (genitori che si possono incontrare ad esempio negli interventi di educativa domiciliare, nei servizi di tutela dei minori, ecc.);

• presentano una caratteristica particolare (ad esempio, un deficit intellettivo);

• hanno un figlio con difficoltà specifiche (ad esempio ADHD, DOP, ecc.).

perché il ruolo di ogni genitore è unico e fondamentale per la crescita sana dei propri figli.

La famiglia è una risorsa sociale ed è giusto e coerente che ogni membro si senta parte integrante e indispensabile all’interno di essa. Per i genitori, avvalersi di un sostegno in questo senso è funzionale a recuperare il proprio ruolo, ma soprattutto il proprio valore, il proprio empowerment, la propria autostima ed auto efficacia; ed avviare nella giusta direzione, di conseguenza, le proprie emozioni, azioni e modalità di interazione con i figli, così da creare e migliorare il rapporto con essi, nelle diverse fasi di crescita, e rafforzare un legame per sua natura indissolubile.

Dottoressa Daniela PerfettiLa dottoressa Daniela Perfetti è una Psicologa, laureata presso l’Università “La Sapienza” di Roma e svolge la sua attività di consulenza a Colleferro, dove si occupa di Formazione, Sostegno Individuale e di Gruppo, Coordinamento Genitoriale e Sostegno alla Genitorialità.

Per saperne di più e contattare la dottoressa Perfetti (clicca qui)

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