Cisterna, suicida il carabiniere, trovate morte anche le figlie

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CRONACA – Epilogo drammatico della vicenda di Cisterna di Latina. Luigi Capasso, il carabiniere di stanza a Velletri che stamattina ha sparato alla moglie, ha ucciso le figlie e si è suicidato.

I corpi speciali dei carabinieri hanno fatto irruzione poco fa, intorno alle 14.30, dopo 8 ore di trattative, quando hanno sentito un colpo di pistola. L’uomo si è ucciso e oltre al suo cadavere, i colleghi hanno trovato morte, nei loro letti, anche le due bambine di 8 e 13 anni. Il padre, probabilmente le ha uccise appena entrato in casa, subito dopo aver ferito gravemente la loro madre.

L’uomo aveva raggiunto la moglie, Antonietta Gargiulo di 39 anni, questa mattina dopo le 5 in zona Collina dei Pini a Cisterna, dove la donna viveva con le loro figlie. L’ha aspettata in garage e quando lei è arrivata per prendere la macchina e andare a lavoro, l’ha aggredita e le ha sparato diversi colpi di pistola che l’hanno raggiunta in viso e al petto.

Soccorsa da due donne, Antonietta ha avuto la forza di dire che era stato il marito a spararle e che le aveva preso la borsa (probabilmente per prendere le chiavi di casa). Poi un’eliambulanza l’ha trasferita all’ospedale San Camillo di Roma dove è ricoverata in gravi condizioni ma non sarebbe in pericolo di vita.

L'appartamento dove è avvenuta la tragedia

L’appartamento dove è avvenuta la tragedia

Capasso, dunque, è salito in casa dove le bambine ancora dormivano e le ha uccise nel sonno. Poi è iniziata l’estenuante trattativa affinché si arrendesse, con la vana speranza che avesse lasciate vive le figlie. Purtroppo la follia non lo ha lasciato solo un istante, forse dal giorno in cui la coppia aveva deciso di separarsi e ha voluto distruggere tutto ciò che aveva intorno. Anche sè stesso, con un ultimo colpo della sua pistola d’ordinanza.

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