ATTUALITA’ – Il 14 febbraio la commissione regionale inviata al San Raffaele di Velletri per valutare i requisiti strutturali e formali della clinica ha terminato il suo lavoro. Si attende il responso del lavoro compiuto dalla commissione che avrà il potere di decidere se il San Raffaele deve rimanere chiuso o potrà riaprire, se la documentazione acquisita non sarà sufficiente o non sarà soddisfacente dal punto di vista tecnico, la commissione boccerà il San Raffaele e alla regione Lazio basterà apporre una firma per mettere la parola fine ad una struttura medica che ha dato il via al Gruppo San Raffaele.
Si respira però aria di ottimismo, che trapela anche dalle parole di Bruno Ruscio, ingegnere della clinica e uomo-simbolo della lotta dei lavoratori che hanno occupato la clinica per giorni per protestare contro la chiusura. “La sensazione che traspare è assolutamente positiva – ha affermato Bruno Ruscio – sono stati giorni di intenso lavoro e di soddisfazione da parte di tutti noi nel fornire tutte le delucidazioni richieste, nonchè i documenti attestanti le varie regolarità di cui gode la struttura, nonchè i sopralluoghi in tutti i locali che compongono la Casa di Cura. Ora si aspettano le decisioni degli Organi Regionali che nei giorni prossimi dovranno valutare le conclusioni della Commissione. A nome mio e di tutti i lavoratori e cittadini rivolgo un grazie di cuore ai componenti la Commissione ed in particolare al Presidente dott. Claudio Fantini che è stato sempre presente fin dal loro insediamento nella nostra Casa Madre”.
Ma nel caso in cui la commissione dovesse decidere la sorte peggiore per il San Raffaele, Bruno Ruscio e gli altri lavoratori sono pronti a riprendere la lotta: ” Speriamo che ora gli Organi Regionali saranno solerti nel prendere le opportune decisioni perchè diversamente giuro che riprenderò la lotta dal punto in cui mi ero fermato e mi auguro che assieme a me si uniranno tutti coloro che amano il San Raffaele di Velletri”. Intanto venerdì 24 febbraio si terrà la presentazione ufficiale del San Raffaele di Montecompatri, nel quale sono stati trasferiti molti lavoratori della struttura di Velletri. Una struttura innovativa nel cuore dei Castelli Romani che speriamo farà presto da sponda a quella di Velletri.