CRONACA – Arrestato un 18enne, nato in Vietnam ma da anni residente a Roma ritenuto responsabile di rapina in concorso e lesioni personali aggravate, assieme ad altri 5 minorenni romani, tutti appena 16enni tranne uno di 17 anni.
L’attività investigativa dei militari si è concentrata su 3 rapine avvenute il 21 aprile, e le altre due il 23 settembre, a distanza di un’ora e mezza l’una d’altra. La prima, quella di aprile, avvenuta attorno alle 16, nel quartiere Salario, nelle adiacenze di una discoteca frequentata da giovani minorenni. Qui il 18enne, assieme ad altri 3 complici, si erano dati appuntamento dalla sera prima tramite i social – “DOMANI GLI LEVIAMO TUTTO”-, questa la frase che il 18enne ha usato sul suo profilo, premeditando così di compiere la rapina il giorno seguente.
Quel sabato pomeriggio, infatti, due minorenni dopo essere stati minacciati verbalmente e poi fisicamente, furono costretti a consegnare ai 4 rapinatori, i loro cellulari e il denaro contante per un valore di circa 1200 euro.
Il 23 settembre, 3 maggiorenni furono vittime di una tentata rapina da parte del 18enne e di altri due 16enni, nei pressi del cinema di piazza Cavour, con le stesse modalità, desistendo solo per la decisa reazione delle vittime. Lo stesso giorno, verso le 23,30, solo un’ora e mezzo dopo, i 3 si spostarono in piazza dei Giureconsulti, all’angolo con via di Boccea, dove aggredirono e minacciarono altri 4 minorenni, riuscendo a rapinarli del denaro che avevano. I rapinatori tentarono anche di sottrarre le scarpe di marca ed un cellulare ad uno dei ragazzi ma non riuscendo nel loro intento, prima di fuggire, lo colpirono ferendolo all’occhio.
A seguito dell’immediato intervento di una pattuglia della Stazione Roma Madonna del Riposo i due minorenni furono identificati mentre il 18enne riuscì a fuggire. Le successive indagini hanno permesso di attribuire al gruppetto la paternità anche della tentata rapina avvenuta in precedenza in piazza Cavour, confermata anche dalle vittime a seguito della comparazione fotografica. Parte del materiale utilizzato dai Carabinieri della Compagnia Roma Parioli, su cui si sono concentrati maggiormente gli sforzi investigativi, è stato repertato anche mediante l’utilizzo dei “social” più diffusi tra i giovani.
Il Gip del Tribunale di Roma ha accolto le richieste avanzate dai Carabinieri, concordando pienamente l’attività investigativa condotta, emettendo nei confronti del 18enne l’ordinanza che dispone la misura cautelare in carcere, mentre gli altri 5 minori sono stati denunciati per lo stesso reato in concorso.