CRONACA – Nel panico che si è vissuto ieri a Rocca di Papa dovuto all’esplosione per la perdita di gas che ha fatto crollare parte del municipio, ecco in quei momenti in cui si è temuto il peggio non si è pensato a chi aveva causato il disastro.
Sedici le persone ferite, due gravi, di cui una bambina di 5 anni che si trovava all’interno della scuola materna, proprio accanto al palazzo comunale, e il sindaco Emanuele Cristini ricoverato all’ospedale Sant’Eugenio, che ora tutti considerano un “eroe” perché preoccupatosi di evacuare, per quanto gli è stato possibile, il comune, rimanendo ustionato per il 50%.
La scena dell’esplosione però ha avuto tre attori principali, gli operai che ieri forse nessuno ha cercato nei primi momenti, tutti preoccupati per i feriti, e per i morti che in molti temevano e che solo un caso non ha voluto ci fossero. Gli operai di una ditta del Molise, secondo le prime ricostruzioni e ad alcune testimonianze, dopo aver compiuto il carotaggio e presumibilmente forato per errore un tubo del gas con una trivella, sarebbero fuggiti.
Qualcuno ha dichiarato che avrebbero cercato di tappare la falla con uno straccio ma è uno scenario tutto da dimostrare. Quel che sembrerebbe certo è che dal momento del danno all’esplosione sarebbero passati circa 40 minuti durante i quali nell’aria si cominciava ad avvertire un forte odore di gas e intanto il cantiere era stato abbandonato. Perchè non dare l’allarme?
I tre operai sarebbero stati rintracciati dai Carabinieri di Frascati a 150 km da Rocca di Papa, pressapoco vicino Isernia. I tre erano in fuga? Sembrerebbe proprio di si. Invitati a tornare a Roma, sono stati ascoltati per circa tre ore dal PM del Tribunale di Velletri Giuseppe Travaglini insieme al responsabile della TecnoGeo con sede a Monte San Giovanni Campano in provincia di Frosinone, l’azienda che avrebbe sub-appaltato il cantiere di Rocca di Papa.
Tutta la zona è sotto sequestro, come pure le attrezzature utilizzate. Intanto i Vigili del Fuoco stanno svolgendo le indagini statiche, per constatare l’agibilità degli edifici. Gli uffici comunali sono stati trasferiti presso la Scuola Elementare dei Campi d’Annibale. L’Ufficio Servizi Sociali è stato invece predisposto nella Biblioteca Comunale di via Enrico Ferri.
Si prospetta per i tre l’iscrizione al registro degli indagati e un’apertura di fascicolo per disastro colposo.