ATTUALITA’ – Martedì 29 ottobre alle ore 12,30 alla presenza del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti si svolgerà la cerimonia per la posa della prima pietra della storica funicolare di Rocca di Papa.
L’apertura del cantiere da parte del Cotral Patrimonio, proprietario della struttura, finalmente porta a un conclusione un lungo iter iniziato nel 2006 e dà il via all’intervento di ripristino dello storico collegamento a trazione elettrica tra la centralissima piazza della Repubblica e Borgo Valle Vergine, 90 metri più a valle. I lavori, grazie a un finanziamento regionale di 6 milioni di euro, prevedono il ripristino della due stazioni, di valle e di monte, nonché del tracciato e il recupero delle corriere esistenti. Grazie a questo intervento, la funicolare di Rocca di Papa, inaugurata nel 1932 e dismessa nel 1963, sottoposta oggi a vincolo di tutela monumentale, tornerà in funzione. “Abbiamo fortemente creduto in quest’opera anche quando in molti avevano perso le speranze – commenta il sindaco Pasquale Boccia -. La riattivazione della funicolare è un traguardo importante non solo per la nostra città ma anche per tutto il territorio, sia per la sua valenza identitaria, per tutto ciò che ha rappresentato in passato questo mezzo di collegamento, sia per la razionalizzazione della mobilità della zona. Sono previsti infatti un parcheggio di scambio e una nuova viabilità a valle che alleggerirà il nostro centro storico dagli autobus”.
Anche Cotral Spa sarà presente, domani, alle 12,30, nel piazzale della Funiculare, a Rocca di Papa, in occasione della posa della prima pietra della storica funicolare. A rappresentare l’Azienda sarà il consigliere di amministrazione, Paolo Toppi. “La posa della pietra della funicolare di Rocca di Papa é un evento molto importante – dichiara il consigliere Toppi – perché si traduce nel potenziamento dei collegamenti di cui la nostra regione ha costantemente bisogno. L’attenzione che il governo regionale, guidato dal presidente Zingaretti, sta dedicando al trasporto pubblico è davvero apprezzabile e continuerà a troverà tutto l’appoggio da parte della Cotral Spa” e a beneficiarne sarà dunque l’ambiente, la qualità della nostra vita nonché l’attrazione turistica e culturale del territorio”
Fonte Agenzia Parlamentare
LA STORIA
Una prima funicolare è aperta all’esercizio il 12 agosto 1907, circa otto mesi dopo l’attivazione della diramazione tramviaria Squarciarelli-Valle Oscura. L’impianto è a contrappeso d’acqua: ogni vettura è dotata di un serbatoio che, riempito d’acqua alla stazione superiore, si vuota in quella inferiore e la vettura carica d’acqua scende verso valle trainando, mediante una fune, la vettura ascendente verso monte. Con uno sviluppo di 330 metri la funicolare supera 105 metri di dislivello ed è armata con usuali rotaie Vignoles da 27 kg/m; un raddoppio centrale permette l’incrocio delle due vetture. Seguendo il sistema normalmente usato per le funicolari, ogni assale della vettura è munito di una ruota esterna a doppio bordino e di una ruota interna senza bordino, con fascia di rotolamento più larga dell’usuale; si ha così la possibilità di costruire gli scambi all’incrocio senza parti mobili e le vetture sono guidate dalle ruote esterne, mentre quelle interne possono rotolare sui cuori e sugli aghi fissi degli scambi.
Nel 1932 la funicolare ad acqua è sostituita da una a trazione elettrica su un tracciato spostato di circa un chilometro, inaugurata il 28 luglio insieme al nuovo capolinea tramviario di Valle Vergine dotato di un largo anello; il capolinea tronco di Valle Oscura è quindi abbandonato e il tracciato del binario sarà rapidamente coperto dalla vegetazione. I tram fermano sull’anello proprio davanti alla stazione inferiore della funicolare. Sulla nuova linea, a semplice binario con un raddoppio intermedio lungo circa 100 metri, di 313 metri di lunghezza, fanno servizio due vetture equipaggiate ancora con il solito sistema di ruote cui abbiamo accennato, capaci di 80 posti; la velocità è fissata in 2 m/s (7,2 km/h).
L’equipaggiamento elettrico della funicolare è costituito da un motore principale di trazione, asincrono trifase da 90 HP, per la marcia normale e da un motore ausiliario a corrente continua da 70 HP alimentato da una batteria di accumulatori per la marcia di emergenza in caso di mancanza di corrente in rete, cosa allora molto frequente in quelle zone in occasione di temporali.
Le vetture dispongono di un impianto ad aria compressa alimentato da un compressore assiale per l’azionamento delle porte pneumatiche e per il controllo della velocità della vettura con eventuale azionamento del freno di emergenza. Un piccolo pantografo sull’imperiale delle vetture permette la segnalazione tra vetture e cabina di manovra.
La funicolare di Rocca cesserà l’esercizio un mese dopo la chiusura della linea tramviaria per Valle Vergine, il 15 gennaio 1963.